L'Atac precisa: "La scala mobile serve solo per salire". L'assessore comunale alla Mobilità: "Storia montata sul nulla". Resta il nodo delle barriere architettoniche nelle stazioni dei mezzi pubblici
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A Roma è polemica sull'accessibilità e le barriere architettoniche nelle stazioni dei mezzi pubblici, dopo che una turista americana disabile è stata portata in braccio lungo le scale della metro B Colosseo dai vigili urbani. A denunciare la vicenda è il Centrodestra, mentre l'Atac minimizza e l'assessore ai Trasporti parla addirittura di "fake news".
Sono le 9:30 del mattino di metà marzo. Sam ha 21 anni ed è arrivata dagli Stati Uniti per visitare Roma. E' ammalata di Sla e gira con un deambulatore. La ragazza vorrebbe visitare il Colosseo ma si trova davanti una barriera insormontabile: la scala mobile è ferma da mesi. Lei, secondo quanto riferiscono alcune testimonianze, avrebbe chiesto indicazioni ma poi, in difficoltà, si sarebbe fermata dicendo "non ce la faccio", per poi scoppiare in lacrime.
Il montascale, dicono testimoni, in quel momento non funzionava. I vigili allora intervengono per aiutarla: uno si carica il deambulatore, l'altro prende in braccio lei e scendono così la scala di marmo parallela a quella mobile, ferma. "Un gesto che merita un encomio - afferma il consigliere di FdI Federico Rocca, che ha denunciato la vicenda - ma che evidenzia, ancora una volta, la presenza delle barriere architettoniche".
Al ritorno dalla visita al Colosseo il montacarichi era tornato a funzionare, e la 21enne è riuscita a spostarsi da sola. Ma se Sam, alla fine, ha potuto godersi il Colosseo in una mattina di sole del marzo romano, sulla città sono rimaste le ombre della polemica. "Una situazione come quella di stamattina - è ancora Rocca di FdI a parlare - non è degna di una Capitale che si prepara ad ospitare milioni di turisti per il Giubileo e si propone come sede dell'Expo 2030".
Anche Davide Bordoni, segretario cittadino della Lega, dice la sua: "Questo dimostra un servizio al di sotto dei livelli minimi". Atac, da parte sua, si scusa. Però aggiunge un dettaglio importante: la scala mobile "serve solo per salire e non per scendere". Che è quello che dice, ma con più veemenza, anche l'assessore comunale alla Mobilità Eugenio Patanè: "La signora è stata aiutata dai vigili ma c'era il montascale che era disponibile per scendere. La scala mobile che non è funzionante è quella in salita quindi si sta montando una notizia sul nulla".
Il tema dell'accessibilità delle stazioni della metropolitana di Roma però è tutt'altro che secondario: il sito Atac fornisce un prospetto delle stazioni delle tre linee e tante indicano ascensori o montascale "fuori servizio", o "non attivi", o "in sostituzione integrale" mentre in altri casi i montascale sono prenotabili tramite un servizio. Sul sito Atac si legge comunque che "tutte le stazioni sono accessibili ai passeggeri a ridotta mobilità a eccezione delle fermate della linea A Spagna, Barberini, Repubblica, Vittorio Emanuele e San Giovanni, le quali sono sprovviste di ascensori o di montascale di collegamento con le banchine".