Lunedì 26 novembre si continua con l'abbattimento di una villa alla Romanina con la presenza di Matteo Salvini
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Tensioni in via del Quadraro a Roma dove è in corso la demolizione delle villette abusive dei Casamonica. Secondo quanto si è appreso dalla polizia locale, circa 20 persone hanno cercato di forzare l'area di sicurezza e hanno aggredito alcuni vigili spintonandoli e buttandoli per terra. Alcune persone sono state fermate dai vigili durante i disordini e la loro posizione e ora al vaglio degli inquirenti.
Ma il colpo ai Casamonica non finisce al Quadraro: lunedì 26 novembre, come già annunciato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, verrà abbattuta una villa alla Romanina alla presenza di Matteo Salvini. "La pacchia è stra finita" -dice il ministro dell'Interno, "con la sinistra facevano i funerali show, ora vengono sgomberati e puniti", ricordando il funerale in grande stile del capostipite Vittorio Casamonica a Cinecittà.
Al posto della villa abbattuta sorgerà un parco pubblico. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha infatti chiarito: "Stiamo lavorando per prendere quei beni confiscati in gestione e restituirli subito". Ma il legale di alcuni componenti dei Casamonica annuncia battaglia contro i provvedimenti adottati: "Dopo una attenta analisi", ha spiegato l'avvocato Tiziano Gizzi, "ho formalizzato un incidente di esecuzione contro l'ingiunzione di demolizione dell'abitazione dei miei assistiti. Dalle mie verifiche emerge che il reato di abuso edilizio su cui si basa l'ingiunzione di demolizione è ormai prescritto".
I guai però non sembrano finire per i membri del clan. Uno dei suoi esponenti, il 47enne Raffaele Casamonica già in carcere per altri reati, è stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti alla moglie e alle sue due figlie e per violenza sessuale. Dopo dieci anni di convivenza e matrimonio, la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo, descrivendo una vita da "schiava del clan", subendo prevaricazioni, umiliazioni, percosse, abusi e "regole" che le imponevano dio non tagliarsi i capelli e non indossare i pantaloni.
Arrestata anche la cognata di Vittorio, il Casamonica del funerale show: accusata di estorsione continuata commessa ai danni di vari commercianti tra Roma e i Castelli Romani dal 1999 al 2003. Nel 2015, il figlio, Guido Casamonica, fu arrestato con le accuse di usura ed estorsione ai danni del commerciante di marmi iraniano Mehdi Denhavi.