Fotogallery - Roma, fiamme nell'impianto rifiuti di Malagrotta
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I pompieri hanno lavorato tutta la notte per spegnere il maxi-rogo
Un vasto incendio è scoppiato alla vigilia di Natale nell'impianto rifiuti di Malagrotta, a Roma. Una colonna di fumo si è sollevata sulla zona. La sala operativa del comando dei vigili del fuoco ha ricevuto l'allarme intorno alle 15:30 di domenica. Per spegnere il rogo i pompieri hanno lavorato per tutta la notte. Inviate squadre e mezzi in supporto dalle regioni limitrofe: Campania, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia e Toscana. Restano da chiarire le cause del rogo: non si escluderebbe che le fiamme possano essere partite da un silos.
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L'incendio, spiegano i vigili del fuoco, è scoppiato all'interno dell'impianto dei rifiuti di Malagrotta e ha coinvolto l'impianto di trattamento meccanico-biologico "Tmb1". Il comando dei vigili del fuoco di Roma ha anche richiesto alla direzione regionale del Lazio l'invio di personale del Gos, Gruppo operativo speciale, con i mezzi di movimento terra. L'area è stata perimetrata e messa in sicurezza: non si registrano feriti o intossicati.
"Divieto delle attività sportive all'aperto, divieto di raccolta e consumo degli alimenti di origine vegetale prodotti nell'area individuata, divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile, in attesa della redazione del modello di ricaduta degli inquinanti aerodispersi, e comunque per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione, per un raggio di 6 km dal luogo dell'incendio e comunque limitatamente al territorio di Roma Capitale". E' quanto dispone un'ordinanza dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo l'incendio a Malagrotta.
L'incendio di Malagrotta, ha sottolineato l'assessore ai Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, "certamente avrà conseguenze sul regolare svolgimento dell'attività di gestione dei rifiuti. E' un gravissimo danno all'impianto più importante per noi. Ama portava qui 200mila tonnellate l'anno, 650 al giorno. Quindi si sono messi subito al lavoro per trovare sbocchi alternativi. Non dobbiamo fare entrare in emergenza la città".
Nemmeno due anni fa nell'ex maxi discarica di Malagrotta era divampato un vasto incendio. Il 15 giugno 2022 era infatti stato colpito da un rogo il "Tmb2", che aveva portato alla chiusura dell'impianto che trattava circa 900 tonnellate al giorno della Capitale e che aveva costretto il Comune di Roma a trovare degli sbocchi e dei punti di trasferenza alternativi per l'emergenza.
Le quattro centraline della rete fissa di monitoraggio della qualià dell'aria più vicine a Malagrotta non hanno registrato, per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), valori diversi da quelli del giorno precedente e tutte tra 31 e 35 mg/m3 ampiamente entro il limite di legge di 50 mg/m3. E' quanto fa sapere Arpa Lazio. Ora bisognerà aspettare i dati dei rilevamenti effettuati dai due campionatori installati dall'Arpa a ridosso dell'incendio: uno a nord est, a circa 500 metri, e uno a sud ovest a circa 100 metri. Potranno fornire dati anche sulle diossine.