Dalla regione Lazio pronte sanzioni nei confronti delle famiglie "No Vax", la famiglia di Matteo intanto denuncia anche la preside
"Mio figlio vorrebbe solo tornare alla normalità, fare quello che faceva prima, riabbracciare i suoi amichetti": è lo sfogo della mamma del bambino immunodepresso di otto anni che non può tornare a frequentare la scuola elementare del quartiere San Giovanni di Roma per la presenza in classe di cinque bimbi non vaccinati. Dopo la chemio, la leucemia che ha colpito Matteo è in remissione e lui potrebbe finalmente riappropriarsi della sua vita. Ma i medici dell'ospedale raccomandano che la "collettività frequentata dal paziente abbia effettuato le vaccinazioni previste" perché il bambino non può essere sottoposto a vaccinazioni.
"Basterebbe una varicella per farlo morire" dice ancora la mamma, che ha deciso anche rivolgersi direttamente alla preside dell'istituto: "Stiamo cercando di sensibilizzare la scuola per fare in modo che torni in un ambiente sicuro per un bambino immunodepresso". Ma ad oggi nessuna soluzione, e dopo mesi di nulla dai genitori di Matteo è partita una denuncia proprio nei confronti della dirigente scolastica. Dal canto suo, la preside assicura che stanno cercando le condizioni per far rientrare in classe il bimbo, ma che la legge non aiuta in questo consentendo ai bimbo non vaccinati di andare comunque a scuola. Intanto la regione Lazio è pronta a far scattare sanzioni pecuniarie nei confronti delle famiglie No Vax.