Al termine del restauro, la cupola della basilica di Santa Maria dei Miracoli ha cambiato colore. La Sovrintendenza: "Rimedieremo"
Le chiese di piazza del Popolo non sono più "gemelle". Dopo secoli passati fianco a fianco, per la prima volta le cupole sono ben distinguibili: al termine dei lavori di restauro, infatti, quella della basilica di Santa Maria dei Miracoli è diventata color carta da zucchero. Un cambiamento impossibile da ignorare, visto la tonalità giallo crema del tetto della vicina chiesa degli Artisti.
Errore clamoroso - Il vistoso errore è emerso qualche settimana fa, quando sono stati abbassati i ponteggi superiori dalla chiesa di destra, Santa Maria dei Miracoli. Le tegole della basilica, datata 1679, sarebbero dovute essere grigie. Ma una volta esposte alla luce, ecco la sgradita sorpresa: il colore della cupola tende decisamente verso l’azzurro, in contrasto con il giallo di quella di Santa Maria in Montesanto (o "chiesa degli Artisti"), il capolavoro di Gian Lorenzo Bernini.
I lavori di restauro - Il restauro della basilica berniniana è stato completato nel 2014 con un finanziamento di 491mila euro e ha mantenuto la tonalità originale della cupola. La ristrutturazione della vicina Santa Maria dei Miracoli, finanziata con un importo di 232mila euro, si sarebbe dovuta concludere allo stesso modo, rinnovando la secolare somiglianza tra i due edifici. Qualcosa, però, è andato storto. E in attesa di trovare una soluzione, i lavori sono stati fermati.
Le chiese torneranno presto "gemelle" - Il Vicariato di Roma ha puntato il dito contro la Sovrintendenza, auspicando un intervento immediato. "Il problema è noto ed è in corso un monitoraggio per vederci chiaro - fa sapere l’ente ecclesiastico - committente e impresa stanno cercando di capire come uscirne". L’organo del Ministero dei beni culturali ha promesso di rimediare al più presto con nuovi lavori di restauro. "L’intervento sulla chiesa di Santa Maria in Montesanto, detta anche chiesa degli Artisti, è provvisionale, dunque provvisorio, e per la ristrettezza dei fondi è stato funzionale solamente a mettere in sicurezza il tetto dell’edificio da possibili infiltrazioni - ha precisato la Sovrintendenza - auspichiamo nel prossimo futuro un ulteriore intervento che restituisca al tetto della basilica il suo originale colore".