condotte persecutorie

Roma, minacciano e perseguitano la maestra del figlio: arrestati

Per i genitori l'insegnante sarebbe stata colpevole del cattivo andamento scolastico del figlio

11 Feb 2025 - 10:48
 © ansa

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Avrebbero perseguitato l'insegnante del figlio, minacciandola all'uscita di scuola. Per questo due genitori, un 44enne e una 48enne, sono stati arrestati vicino a Roma dai carabinieri della stazione di Segni. Tutto nasce dalla denuncia della maestra di una scuola elementare che il 20 dicembre si è presentata dai carabinieri denunciando di subire continue condotte persecutorie da parte dei genitori di un suo alunno che le avevano creato un forte stato d'ansia e di paura. In particolare, avrebbe subito minacce e aggressioni verbali. In un caso la mamma avrebbe brandito anche un bastone contro l'insegnante. La coppia è accusata di atti persecutori in concorso.

I carabinieri hanno eseguito il provvedimento del gip che prevede l'applicazione "braccialetto elettronico" nei confronti degli indagati con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con l'insegnante e non avvicinarsi ai luoghi da lei frequentati, in particolare l'abitazione e la scuola.

Le minacce

 La maestra ha raccontato che i genitori dell'alunno erano soliti aggredirla verbalmente ritenendola responsabile dell'andamento didattico insoddisfacente del figlio. In particolare a metà ottobre la mamma, entrata nell'istituto scolastico, aveva prima richiesto un colloquio e poi iniziato a urlare contro la maestra chiedendole di non rimproverare più il figlio. Nella stessa giornata, il marito l'avrebbe attesa fuori scuola e seguita fino all'abitazione, minacciarla con tono aggressivo. Per il timore di essere aggredita, la maestra aveva iniziato a farsi accompagnare a casa dalle sue colleghe, a turno, e ultimamente non usciva mai da sola.

Episodi del genere sarebbero proseguiti fino al 19 dicembre, giorno in cui la donna avrebbe minacciato la maestra brandendo un bastone. Quest'ultima aggressione ha infine convinto l'insegnante alla necessità di denunciare i fatti ai carabinieri.

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