Pamela Pelle, 39 anni, è morta pochi giorni dopo aver partorito la terza figlia. Era stata dimessa nonostante i sintomi di un diffuso malessere. I messaggi di cordoglio dei vip romani
È morta a Roma Pamela Pelle, moglie del manager dello storico locale Rinaldi al Quirinale, pochi giorni dopo aver dato alla luce la sua terza figlia. Durante le ultime visite al pronto soccorso dell'Ospedale Gemelli, la donna 39enne aveva lamentato un "forte malessere consistente in dolore con prurito e sfogo al petto, nausea e stato di affanno". Nonostante i sintomi siano rimasti anche dopo il parto, Pamela è stata dimessa. Pochi giorni dopo la chiamata del marito Vincenzo Rinaldi al 118 e la corsa all'Ospedale Monterotondo, ma i medici non sono riusciti a salvarla. I vip romani, da Francesco Totti e la compagna Noemi Bocchi, all'attrice Michela Quattrociocche, si stringono intorno al marito, che ora chiede di sapere cos'è accaduto.
Amore mio non puoi lasciare così! Cosa dico ai nostri tre gioielli? Eri te la nostra colonna portante! Io senza di te non ce la faccio! Dammi la forza amore mio", ha scritto sui social Vincenzo Rinaldi, ricordando la moglie con una foto di famiglia. Il general manager di uno dei più importanti ristoranti di Roma, si è rivolto ai carabinieri di Monterotondo in attesa di ulteriori indagini sull'improvvisa morte di Pamela.
"Era incinta al nono mese, aspettando che nascesse nostra figlia dopo due maschi", si legge nella querela depositata tramite il suo legale. I vip romani, abituali avventori del locale, si stringono intorno alla famiglia di Rinaldi: da Francesco Totti e la compagna Noemi Bocchi, a Michela Quatrociocche, l'ex allenatore Guido Nanni e i tanti altri clienti tra imprenditori e politici della capitale.
Rinaldi ha ripercorso tutte le fasi della gravidanza della moglie. I primi sintomi, come le forti fitte e il prurito al petto, erano già stati segnalati nel corso delle visite ostetriche pre-parto. Pamela è stata poi ricoverata il primo ottobre per la nascita della bambina, venuta alla luce il giorno dopo. La gioia immensa per la terza figlia, però, si è spenta nel dolore: la situazione della donna si è aggravata nei giorni successi, fino alla morte.
Quella sera Vincenzo, preoccupato per le condizioni della compagna, ha chiamato il 118. Poi la corsa in ambulanza, l'attesa di 20 minuti prima delle parole del medico: "Non c'è stato nulla da fare". Rinaldi, assistito dall'avvocato Erdis Doraci, vuole conoscere la verità sulla morte di Pamela, l'ultima parola spetterà all'indafine della procura.