“E’ un anno che i politici fanno promesse, è un anno che fanno passerelle e non hanno ancora concluso nulla", hanno gridato
"Le macerie ve le portiamo noi". Questo il grido di circa 200 terremotati arrivati a Roma dalle zone del sisma che, più di un anno fa, ha devastato il Centro Italia. Carichi di rabbia e indignazione, si sono presentati - con carriole piene di massi e pietre delle loro case crollate - davanti a Montecitorio, dove si sono radunati per un sit-in. Protestano per l’inefficace risposta del governo: in gran parte dei centri abitati, infatti, ci sono ancora macerie.
"E’ un anno che i politici fanno promesse - hanno gridato i terremotati davanti a Montecitorio - è un anno che fanno passerelle e non hanno ancora concluso nulla". Inoltre, lamentano il fatto che le casette sono state consegnate solo al 25% delle famiglie.
Secondo una stima di Legambiente, a un anno dal terremoto nelle quattro regioni colpite dal sisma - Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo - c’erano ancora 2,4 milioni di tonnellate di macerie da rimuovere. La viabilità, dunque, risulta compromessa. Inoltre, le casette sono troppo poche e il grande freddo è ormai alle porte…