"NON E' STATA LEGITTIMA DIFESA"

Roma, sparò e uccise un ladro in fuga: vigilante arrestato per omicidio volontario

Per il Gip non si trattò di legittima difesa e un video di una telecamera di sorveglianza lo dimostrerebbe

13 Mar 2025 - 15:12
 © Da video

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E' stato arrestato per omicidio volontario il vigilante di 50 anni, Antonio Micarelli, che sparò a un ladro in fuga, a Roma, a inizio febbraio, dopo averlo sorpreso insieme ai suoi complici in un condominio. A incastrare il 50enne, che alle autorità aveva fornito un'altra versione, sarebbe stato un video delle telecamere di sorveglianza della zona. Per il Gip non si è trattata quindi di legittima difesa. A eseguire l'ordine di custodia cautelare sono stati i carabinieri.

Roma, vigilante spara a un ladro durante un tentativo di furto

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Il video che incastra il vigilante

 E' stato il video delle telecamere di sorveglianza a confutare la versione del 50enne che aveva parlato di legittima difesa. Quello che gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, hanno visto nella registrazione ha messo in evidenza ben altro: una scena da Far West in cui si vede il vigilante seguire i ladri fuori dal palazzo, sparare un colpo a uno di loro e poi a un altro. Anton Ciurciumel (il nome del ladro di 24 anni di origine polacca ucciso da Micarelli) stava scavalcando la recinzione per sfuggire ai proiettili, quando Micarelli è arrivato a circa un metro da lui, ha alzato il braccio e ha sparato centrando il 24enne in fronte. 

La versione fornita dal 50enne

 Micarelli, ai carabinieri, aveva invece raccontato di aver sparato contro i ladri per legittima difesa. Mentre stava rientrando a casa, aveva sentito trambusto nel condominio e la porta aperta nella casa della vicina, e per questo era intervenuto. Sempre secondo la sua versione, sarebbe nata una colluttazione con uno dei ladri e per questo avrebbe poi sparato. Aveva anche detto che, una volta arrivato nel parcheggio per inseguire i ladri in fuga, avrebbero tentato di investirlo più volte. "Ho visto l’auto che veniva contro di me, non sapevo cosa avessero e se avessero armi dentro", aveva affermato ai militari. Una versione che, nonostante fosse stata inizialmente supportata dalle testimonianze dei vicini, è stata confutata dai filmati delle telecamere.

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