Lo sponsor che ha finanziato il restauro chiede misure anti-vandali, ma la Sovrintendenza frena: "Lavorare su educazione"
Si pensa al vetro e al plexiglass come materiali per la barriera che di notte potrebbe proteggere la scalinata romana di Trinità dei Monti dagli attacchi di turisti e cittadini maleducati. I 135 scalini in travertino realizzati nel Settecento dall'architetto Francesco De Sanctis sono infatti, freschi di restauro e verranno restituiti alla cittadinanza il 21 settembre con un grande evento musicale: un concerto dell'Orchestra di Santa Cecilia con la direzione del Maestro Antonio Pappano. A proporre la misura anti-vandali è lo sponsor che ha finanziato l'anno di lavori per una cifra complessiva di un milione e mezzo di euro.
"La Scalinata è un monumento prezioso e fragile - spiega Paolo Bulgari, presidente del marchio che ha finanziato il restauro -. Non si può consentire che una volta rimessa a posto torni una cloaca a cielo aperto. Non si può lasciarla in mano ai barbari che lì mangiano, bevono, sporcano, non è possibile utilizzarla come una gradinata dello stadio dove la gente sta seduta per ore, ubriacandosi e gettando i mozziconi di sigaretta. Se non si prendono provvedimenti adeguati, tra pochi mesi sarà di nuovo uno scempio". Per questo il mecenate ha proposto di issare una cancellata almeno nelle ore notturne, sul modello di quella collocata sempre a Roma in Piazza Venezia a protezione dell'Altare della Patria.
Incontrando, però, la contrarietà del sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce che preferirebbe altri sistemi di salvaguardia del sito: "Non si può preservare il patrimonio monumentale attraverso le cancellate. La Scalinata deve essere percorribile sia di giorno sia di notte: è stata progettata e realizzata per questo, per dare la possibilità alla gente di passaggiare. Bisogna lavorare sulla prevenzione a cominciare dall'educazione".