L'audio a "Pomeriggio Cinque"

Rudy Guede, Raffaele Sollecito: "Molesto con le ragazze, niente è cambiato"

Le parole a "Pomeriggio Cinque" dopo la notifica di divieto di avvicinamento per il 36enne ivoriano condannato per l'omicidio di Meredith Kercher

06 Dic 2023 - 18:06

"Non seguo la vita di Guede, ma non mi sembra che sia cambiato niente". Con queste parole, Raffaele Sollecito ha commentato la decisione di divieto di avvicinamento alla ex compagna e l'obbligo di braccialetto elettronico  nei confronti di Rudy Guede, il 36enne cittadino ivoriano già condannato in passato per l'omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel novembre del 2007. 

"Alla luce di quanto accaduto oggi mi sembra che non sia cambiato in niente - ha commentato ancora Sollecito in un audio diffuso da "Pomeriggio Cinque" -. Quello che era prima di entrare in carcere, quello che leggevamo negli atti, che fosse molesto con le ragazze, si riconferma tristemente e altrettanto tristemente si constata che non si è pentito. Persone hanno testimonianze di ogni genere. Quindi, diciamo questo c'era all'epoca poi quello che è successo dopo non l'ho seguito". E ancora: "Prima dell'omicidio stesso (di Meredith, ndr) era praticamente la prova provata, della sua colpevolezza, della sua responsabilità. Questo che sta succedendo adesso purtroppo mi fa intendere che in fondo niente è cambiato".

Rudy Guede, le nuove accuse

  Secondo l'impianto accusatorio Guede avrebbe preso di mia la sua ex compagna arrivando ad aggredirla anche fisicamente. Elementi confermati nel corso dell'indagine che i pm, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno affidato agli uomini della Squadra Mobile. Un quadro allarmante che aveva spinto i titolari del procedimento a sollecitare per Guede gli arresti domiciliari. Una richiesta non accolta, però, dal giudice per le indagini preliminari che ha ritenuto sufficiente il divieto di avvicinamento di almeno 500 metri dalla vittima e l'applicazione del dispositivo che consente il controllo elettronico in remoto dei soggetti raggiunti da una misura cautelare.

Rudy Guede, il suo ruolo nel caso Meredith Kercher

 Rudy Guede, tornato a piede libero nel gennaio del 2022 dopo avere scontato 13 anni di detenzione, è l'unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher. L'uomo è stato processato con il rito abbreviato e condannato a 16 anni di reclusione per omicidio in concorso con ignoti, gran parte dei quali scontati nel carcere Mammagialla di Viterbo. Dopo avere scontato la pena, l'uomo ha svolto un lavoro come cameriere in un ristorante e parallelamente collaborava con un centro studi. Tra coloro che sono stati coinvolti nella vicenda dell'omicidio della studentessa inglese - la sua coinquilina americana Amanda Knox e l'allora fidanzato di quest'ultima, Raffaele Sollecito. Guede è stato l'unico che ha sempre ammesso la sua presenza nella casa di via della Pergola mentre Meredith veniva ferita mortalmente alla gola, negando però di aver partecipato al delitto e, anzi, sostenendo di avere cercato di soccorrerla. Sulla nuova vicenda giudiziaria che coinvolge il 36enne  intervenuta anche Amanda Knox: "Mi dispiace tanto per la sua ex compagna - ha scritto in un post sui social -. Che paura... spero che abbia il sostegno di cui ha bisogno".

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