Alcuni familiari preoccupati si sono rivolti ai carabinieri non riuscendo più a mettersi in contatto con i loro cari
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Il decollo da Bergamo era previsto per le 19,25 del 27 maggio e l'arrivo a Catania per le 21,20. Un paio d'ore di volo per una tratta di più di 1.300 chilometri seduti comodi nelle poltroncine di un volo Ryanair. Invece il viaggio si è trasformato in un'odissea. I passeggeri sono arrivati in Sicilia con quasi 24 ore di ritardo, trascorse a bordo di autobus che hanno attraversato tutta l'Italia per portarli a destinazione. E man mano che i cellulari si scaricavano i familiari preoccupati hanno cominciato ad allertare i carabinieri.
Il viaggio - "Sono disperata! Ho perso le tracce di mia madre e mio fratello", a parlare è Ines che non sapendo più che fare ha allertato le forze dell'ordine e ha chiamato La Stampa per denunciare l'accaduto. La madre e il fratello di Ines erano diretti a Catania perché il giovane doveva operarsi a una gamba. Sarebbe dovuto partire la sera di domenica per essere in ospedale il lunedì. Ma il volo è stato più volte rinviato e infine cancellato. Erano le 2,30 di notte. Circa metà dei viaggiatori è stata ricollocata su altri voli, mentre 73 di loro sono partiti per la Sicilia a bordo di due autobus.
"A mia mamma hanno detto che se non avessero preso il pullman sarebbero potuti partire non prima di due giorni. Avevano scelta?", ha spiegato Ines. Come se non bastasse gli autobus erano di una compagnia romena e gli autisti avevano una scarsa conoscenza della lingua italiana e non erano in grado di dare informazioni ai viaggiatori stanchi e preoccupati. "Mio fratello non riuscendo ad avere informazioni dagli autisti ha provato a chiamare per avere notizie da me. Da me! Chiamate brevi, a intermittenza, dalla Toscana, da Salerno. A un certo punto lui non mi rispondeva più e io non sapevo più cosa fare. Il call center di Ryanair non sapeva darmi l'orario previsto di arrivo. Allora sono andata dai carabinieri perché almeno loro si facessero dire l'orario . E loro l'hanno saputo, ma solo dalla compagnia romena che ha organizzato il trasporto".
Ciò che fa infuriare di più i passeggeri sono più le ore di incertezza totale trascorse dentro l'aeroporto di Bergamo che il viaggio in autobus. "Non siamo stati trattati da esseri umani. A Bergamo siamo stati lasciati senza alcuna informazione fino alle 2,30 di notte", ha raccontato un'altra passeggera.
La replica - Dalla compagnia area lowcost hanno fatto sapere che: "Il volo Ryanair da Milano-Bergamo a Catania del 27 maggio è stato purtroppo annullato a causa di un guasto al sistema di rifornimento verificatosi all'aeroporto di Stansted, dovuto a un fulmine, a cui si è aggiunta la chiusura notturna dell'aeroporto di Catania. Poiché si trattava di un volo nazionale e i posti sui voli successivi erano limitati, ai clienti coinvolti è stato offerto il trasporto via terra per Catania. Ai clienti che non desideravano viaggiare in pullman è stato proposto un rimborso completo o una sistemazione sul primo volo alternativo disponibile. Ryanair si scusa sinceramente con i clienti per questa cancellazione , completamente al di fuori del nostro controllo".
Una vicenda simile era però accaduta anche a marzo 2017 e ha riguardato sempre un volo Bergamo-Catania che è stato cancellato a causa della nebbia e i passeggeri sono stati costretti a viaggiare in autobus.