Le proteste su Twitter e Facebook con l’hashtag #sacchetti diventato subito trending topic. C'è chi propone di etichettare i singoli frutti per evitare di dover pagare la "tassa" ma può diventare un boomerang: ecco perché
La nuova legge, entrata in vigore il primo di gennaio, che prevede il pagamento dei sacchetti biodegradabili per l'ortofrutta ha scatenato molte polemiche, soprattutto sui social. C'è una fotografia che è diventata il simbolo della rivolta contro il provvedimento, quella che ritrae quattro arance pesate ed etichettate singolarmente. Questo metodo permette risparmiare i 2 centesimi del sacchetto? Non sempre, perché i supermercati usano diversi metodi per addebitare il costo del contenitore compostabile.
In alcuni punti vendita il sacchetto si paga a parte, alla cassa, come viene fatto per la spesa normale: sarà compito del cassiere aggiungere il costo del sacchetto ortofrutta. In questo caso, se non si prende il sacchetto non si pagano i due centesimi. In altri supermercati, il costo del sacchetto viene addebitato direttamente in etichetta, quindi, anche se non si prende il sacchetto lo si paga lo stesso. In altri invece, anche se il sacchetto viene addebitato in etichetta dopo aver pesato il prodotto, si può chiedere alla cassa di stornarlo se si decide di non comprarlo.