A "Pomeriggio Cinque" la testimonianza di un fedele: "Una persona squisita"
Continua a far discutere la notizia del sacerdote fuggito con una parrocchiana a Oliveto Citra, un paesino della Valle del Sele, tra Avellino e Salerno. Il "don", originario di Eboli, ha infatti deciso di lasciare la parrocchia dopo essersi innamorato di una sua fedele di Battipaglia, con la quale è fuggito. Nonostante alcune voci sui due circolassero da tempo, i fedeli sono rimasti sgomenti dopo aver trovato la chiesa chiusa senza aver ricevuto avvisi.
Le festività natalizie imminenti stanno portando diverse notizie spinose alla Chiesa italiana che, di recente, ha visto la conversione del modello, ex "più bello d'Italia" che ha deciso di prendere i voti e farsi prete. Ora, questo remake di "Uccelli di rovo". A "Pomeriggio Cinque", uno dei parrocchiani del sacerdote fuggito ha voluto difendere l'uomo: "Conosco don Umberto da quando è arrivato in questa comunità - ha detto al programma di Canale 5 Dorino Prosapio -. Lui è una persona perbene, squisita, è sempre stato disponibile con tutti. In tutte le attività della parrocchia è stato sempre presente. Tutto questo caos che si è creato con le malelingue che ne dicono di cotte e di crude è ingiusto, per questo sono voluto venire qui a difenderlo".
Prosapio commenta anche la notizia delle ultime ore, secondo cui don Umberto avrebbe chiesto la rinuncia al sacerdozio: "Lui è diventato sacerdote in tarda età - ha detto -, non aveva una grande esperienza da parroco. Si è ritrovato in una situazione molto complessa da gestire e non ha retto la situazione". La Curia ovviamente è corsa immediatamente ai ripari. Il periodo natalizio è ovviamente ricco di liturgie e preparazioni e la parrocchia non poteva rimanere scoperta. Per questo è stato subito affidato ad un altro sacerdote il compito di supplire al confratello in fuga.