le polemiche

Tuttoscuola: "Salis non è una maestra, ha fatto supplenze brevi alle medie"

Il sito: "Non è da considerarsi nemmeno una precaria

01 Feb 2024 - 17:41
 © Ansa

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Quale lavoro fa Ilaria Salis? La professione della donna detenuta a Budapest e apparsa in tribunale con le catene è diventato oggetto di scontro. Nel dibattito interviene il sito di informazioneTuttoscuola che spiega che "Ilaria Salis non lavora come maestra in una scuola primaria mentre ha svolto delle supplenze brevi in una scuola secondaria di primo grado, ovvero alla scuola media, come docente di Lettere. E non è neanche un'insegnante precaria con contratto annuale (fino al termine delle lezioni o fino al 31 agosto), ma ha fatto supplenze occasionali fino all'anno scorso".".

Da Tuttoscuola arriva la risposta allo stesso Salvini. "Il ministro può dormire sonni tranquilli: la militante antifascista di Monza, infatti, si è laureata in Lettere e ha solo svolto saltuariamente qualche supplenza alle medie", conclude Tuttoscuola.

"Non è maestra elementare"

 Il riferimento di Tuttoscuola è diretto alle dichiarazioni del ministro e vicepremier Matteo Salvini che ha detto di ritenere "assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra" e che se "se fosse dichiarata colpevole, sarebbe incompatibile con l'insegnamento in una scuola elementare. Spero che si dimostri l'innocenza perché qualora fosse ritenuta colpevole, atti di violenza attribuibili a un insegnante elementare sarebbero assolutamente gravi".

Sul fronte legale, Salvini ha dichiarato che, se colpevole, Salis dovrebbe essere processata in Ungheria. Poi ha paragonato la situazione con quella di Chico Forti negli Stati Uniti, sottolineando la necessità di intervento in casi di sentenze ingiuste, ma non in questo specifico.

La vicenda del gazebo leghista

  Nei giorni scorsi la polemica si era concentrata su un presunto coinvolgimento di Salis nell'assalto a un gazebo della Lega nel 2017. Vi pare normale che una maestra vada in giro a picchiare e sputare alla gente?”, aveva commentato il vicepremier, sottolineando la sua contrarietà nel vedere una figura educativa coinvolti in simili atti. 

Alla polemica aveva risposto anche l’avvocato di Ilaria Salis, riportando uno stralcio della sentenza con cui l’attivista fu assolta: “Non è stata affatto individuata dalle due militanti della Lega ma solo individuata come partecipante al corteo che si svolgeva quel giorno a Monza da un video prodotto in atti”. 

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