© IPA
© IPA
In migliaia alla cerimonia svoltasi a Tezze sul Brenta. Oltre agli amici e ai familiari, tanta gente comune e le autorità, come il sindaco Luigi Pellanda e il presidente della Regione Luca Zaia
© IPA
© IPA
Amici, familiari e tanta gente comune: in migliaia hanno partecipato ai funerali di Sammy Basso, nel campo sportivo di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. Il biologo 28enne affetto da progeria (ecco cos'è la "sindrome dei nati vecchi") è morto sabato, per un malore. Alle esequie all'aperto - celebrate dal vescovo Giuliano Brugnotto - hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il sindaco del Comune, in lutto cittadino, Luigi Pellanda. "E' stato una luce nel mondo", è il messaggio, letto durante la cerimonia, del segretario di Stato Vaticano, il cardinale Piero Parolin.
Il feretro di legno bianco è stato coperto da un cuscino di girasoli. Sul palco dove è stato allestito l'altare anche dei palloncini colorati. La celebrazione è stata accompagnata da un coro e dalle note di una chitarra. Durante i funerali sono state lette le ultime parole di Sammy Basso. "Voglio che sappiate innanzitutto che ho vissuto la mia vita felicemente e l'ho vissuta da semplice uomo, con momenti di gioia e momenti difficili, con la voglia di fare bene riuscendoci a volte e a volte fallendo - è scritto nel messaggio letto alla cerimonia -. Fin da bambino la progeria ha segnato profondamente la mia vita" e sebbene fosse "una parte piccolissima di quello che sono non posso negare che ha influenzato molto la mia vita quotidiana e le mie scelte. Sicuramente molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia, non ascoltate. Non c'è stata mai una battaglia da combattere ma una vita da abbracciare, con le sue difficoltà: né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio. Piangete e festeggiate. Se vorrete ricordarmi pregate e brindate anche alla mia e alla vostra salute, state allegri. Ho sempre amato stare in compagnia ed è per questo che vorrei essere ricordato. Ps: state tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato", il finale ironico scelto dal 28enne.
"Caro Sammy, avevi la testa dura, ma il cuore grande. Eri e sarai sempre il riferimento del nostro gruppo". Così Sammy Basso è stato ricordato dagli amici, durante i funerali, davanti a circa cinquemila persone. "Avevi anche dei difetti - ha detto uno degli amici -. Nonostante ti dicessimo sempre che dovevi stare attento, a non farti male, tu volevi sempre ballare assieme a noi, povere le tue anche... Poi il modo in cui dormivi, le coperte non dovevano mai toccarti i piedi. E le tue scarpe strane, non c'era modo di riuscire a infilartele giuste al primo colpo". "Noi - ha concluso - vogliamo ricordarti pensando che un domani, grazie alla tua determinazione e ai tuoi studi, un dottore potrà diagnosticare la progeria di una bambino, e finalmente potrà dire ai genitori che c'è una cura, e che il loro potrà crescere sano e forte".
"Ho avuto modo di conoscere Sammy, e considero una grazia averlo incontrato. É stato una luce accesa nel mondo, attento all'attualità e pronto a spendersi per la pace nella convinzione che anche il singolo potesse accendere la speranza e cambiare le cose". Queste le parole di Parolin nel messaggio letto durante i funerali.
"Sammy è stato un grande veneto, un personaggio unico nel suo genere, autoironico, intelligentissimo. Sempre pronto con la battuta, eclettico ma soprattutto una persona dal pensiero profondo". Lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto. "Ha fatto tanto per la sua malattia - ha aggiunto - era in un progetto sperimentale già dall'età di 12 anni; ha fatto tanto in vita ed ha voluto lasciare anche un segno dopo la sua scomparsa: ha donato gli organi per la ricerca". "Come diceva Ugo Foscolo ne 'I sepolcri'- ha sottolineato Zaia - 'chi fa grandi cose nella vita si garantisce l'immortalità', e Sammy si è garantito l'immortalità non solo per questo ultimo saluto che è affollatissimo, ma con tutta la sua opera che non verrà dimenticata".