"Ci sono tante persone che mi hanno aiutato ed è giusto ringraziarle", ha aggiunto
Stefano Tacconi, l'ex portiere della Juventus e della Nazionale, colpito da aneurisma cerebrale nel 2022, è tornato a Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia) a un anno dalle sue dimissioni dalla struttura. "Qui ci sono tante persone che mi hanno aiutato ed è giusto ringraziarle. Sono venuto in questo centro per mia moglie che è molto devota a San Pio. Abbiamo fatto un bel percorso riabilitativo e siamo riusciti a camminare", ha detto Tacconi. "Per lui - ha sottolineato Michele Gravina, fisiatra dell'Unità di Medicina fisica e riabilitativa - è stata una grande emozione. Si è quasi commosso quando è entrato in reparto. Quei luoghi gli hanno anche ricordato tutte le sofferenze che ha dovuto affrontare durante l'iter riabilitativo".
"Ha voluto rivedere il suo letto di degenza - ha raccontato Gravina - e incontrare tutti gli operatori sanitari, ribadendo l'importanza della sua permanenza da noi. Ha fatto anche visita agli altri degenti, in particolare a un giovane malato, grande tifoso della Juve e di Tacconi, suo idolo. E poi insieme abbiamo ricordato l'ultima partita Inter-Juve dello scorso 27 ottobre finita 4 a 4. Ci siamo presi in giro perché io sono grande tifoso dell'Inter e lui juventino".
"Sarà il nostro testimonial per le attività sportive e lo sport inclusivo nel corso del prossimo anno", ha annunciato il sindaco di San Giovanni Rotondo Filippo Barbano, che ha incontrato il campione. Tacconi ha dato la sua ampia disponibilità.