COLPITO IN PIENO PETTO

Spari a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), 19enne ucciso al culmine di una lite: fermato un 17enne

Il ragazzo è stato colpito da un proiettile in pieno petto, ferito un coetaneo

02 Nov 2024 - 21:45

Omicidio a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Un ragazzo di 19 anni, Santo Romano, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco in pieno petto, poco dopo la mezzanotte. La sparatoria sarebbe avvenuta al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Il ragazzo, incensurato, è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell'Ospedale del Mare. Fermato poche ore dopo un 17enne.

I carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della repubblica per i minorenni a carico di un 17enne napoletano. Il giovane è ritenuto gravemente indiziato dell'omicidio di Santo Romano e del tentato omicidio del 19enne, commessi la scorsa notte in piazza Raffaele Capasso, nel comune di San Sebastiano al Vesuvio. Il fermo sarà sottoposto alla convalida del Gip. Il ragazzo sarebbe stato a bordo di una minicar vista poi allontanarsi in tutta fretta dalla zona di piazza Raffaele Capasso. A confermare questa eventualità, anche le immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona e immediatamente acquisite dai carabinieri che indagano sull'accaduto.

Lite per futili motivi

 Santo Romano, 19 anni, era un calciatore dell'Asd Micri, club che milita nel campionato di Eccellenza. Un altro proiettile ha ferito al gomito un 19enne napoletano, anch'egli incensurato, portato al Pronto soccorso non in pericolo di vita. Una lite tra ragazzi, nata da futili motivi. Forse scatenata da una semplice pestata ad un piede. Santo Romano era lì "ed ha provato a difendere un amico", racconta tra le lacrime la sua fidanzata. E per questo, per aver fatto da paciere - le indagini sono in corso - potrebbe essere stato ucciso.

Si è vantato dell'omicidio sui social

 A sparare è stato un ragazzino di soli 17 anni sottoposto a fermo in serata dopo serrate indagini dei carabinieri. Non solo. Poco dopo l'omicidio sui social sono state postate foto di altri ragazzi che invitavano all'uso delle armi: la Procura dei Minori si concentrerà anche su questo. "Voleva difendere un amico. Perché la scarpa calpestata non era la sua ma di un suo amico. Lui ci teneva a difenderlo e a proteggerlo - dice Simona, la fidanzata della vittima - Santo è tante cose, deve fare la differenza; voglio che per i suoi funerali ci sia una enorme risonanza, per fare sapere chi era Santo, cosa ha fatto. Io lotterò, se i familiari non ci riusciranno. Lotto per lui, per il suo nome". Poi la sua voce si fa bassa, quasi scompare quando le chiedono quale sia l'ultima immagine che si ricorda del fidanzato: "Lui a terra. Lui a terra morto". Anche lo zio della vittima, Carmine, sostiene che il nipote "è stato ucciso perché ha fatto da paciere". 

Il 17enne era da poco uscito da carcere minorile

 Era stato da poco scarcerato dall'istituto penale minorile di Nisida il 17enne napoletano sottoposto a fermo. I militari stanno cercando riscontri alle dichiarazioni rese da alcuni testimoni: c'è infatti chi ha riferito di avere visto il 17enne sparare subito dopo la lite, da una Smart nera, e chi invece ha detto che il ragazzo sottoposto a fermo si sia allontanato dalla piazza per poi fare ritorno a bordo della Smart nera dalla quale ha poi avrebbe esploso i colpi che hanno raggiunto la vittima e un coetaneo per fortuna rimasto ferito in maniera più lieve. Secondo quanto si è appreso sarebbero stati in parecchi, però, a indicare il giovane fermato come colui che ha premuto il grilletto

A poche ore dall'omicidio, sui social, già sono apparse le foto del presunto assassino. Si mostra trionfale, assieme agli amici, mimando una pistola con le mani. "Contro questi baby criminali, già pronti a uccidere a sangue freddo e senza ragione, bisogna reagire con fermezza. Nessuno resti impunito", l'appello del deputato Avs Francesco Emilio Borrelli. Solo nei giorni scorsi un ragazzino di 15 anni, Emanuele Tufano, è stato freddato in centro a Napoli mentre era in scooter; e giovani erano anche Giovanbattista Giogiò Cutolo, musicista 19enne ucciso in piazza Municipio nell'agosto scorso, e Francesco Pio Maimone, raggiunto da un proiettile esploso nella zona di Mergellina a marzo del 2023. 

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