"Amareggiata quando mi ha tolto l'incarico, quindi ho deciso di spu***narlo", questo il passaggio riproposto nella trasmissione di Italia 1
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Alessandro Sortino de "Le Iene" indaga sul legame Boccia-Sangiuliano mostrando in esclusiva una sequenza di selfie che il ministro, ancora sanguinante, si è scattato appena ferito davanti allo specchio di un bagno in un albergo a Sanremo, scatti confluiti poi in un esposto per aggressione nei confronti di Maria Rosaria Boccia.
Nel servizio mandato in onda dal programma di Italia 1 anche la chat inedita tra i due, in cui l'imprenditrice di Pompei chiede al ministro di poter avere accesso da remoto al suo cellulare.
Dopo la confessione in tv da parte di Sangiuliano, che ammette di avere avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia, quest'ultima invece nega una vera e propria relazione intima. "Non c'è stato neanche un bacio tra me e il ministro" dice la Boccia al sindaco di Scafati, comune che confina con Pompei. Ma la frase più importante che il sindaco fa ascoltare a "Le Iene" riguarderebbe i motivi che avrebbero portato la Boccia a rendere pubblica la vicenda: "Mi sono sentita amareggiata quando lui mi ha tolto l'incarico e quindi ho deciso di spu***narlo perché non avevo avuto quello che volevo". Alessandro Sortino de "Le Iene" precisa che l'audio ascoltato non è integrale, e non si può essere certi che Maria Rosaria stia riferendo quello che l'ha spinta davvero a comportarsi così o se invece stia riportando soltanto un'intenzione che altri le attribuiscono.
Durante un'intervista in tv, la Boccia non risponde sull'origine del taglio della testa del Ministro ma ha rilanciato chiedendo di datare le foto. Risalendo ai fatti, secondo la Iena, il 16 luglio i due si trovano a Sanremo, dove il ministro è stato invitato per un convegno. Qui ci sono anche due paparazzi che lo attendono, Max Scarfone e Alex Fiumara, autore delle prime foto che ritraevano Sangiuliano e la Boccia e che hanno dato vita allo scoop politico dell'estate.
I rapporti tra i due proseguono, e qualche giorno dopo la Boccia avanzerebbe una richiesta un po' insolita: quella di controllare il telefono del ministro non solo in presenza, ma anche a distanza. A quanto pare il Sangiuliano si sarebbe rifiutato e lei, allora, avrebbe chiesto spiegazioni con una certa insistenza.