Prosegue la querelle sul responsabile sanità. Intanto il governatore Spirlì chiede le dimissioni di Speranza
Il neocommissario alla Sanità in Calabria Eugenio Gaudio ha rinunciato al suo incarico, affidatogli solo lunedì sera dal Consiglio dei ministri. Lo ha detto lo stesso ex rettore dell'Università La Sapienza spiegando di aver preso questa decisione per "motivi personali". "Mia moglie - ha chiarito - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".
Alla domanda di Repubblica se sarebbe stato in grado di guidare la sanità calabrese, Gaudio ha risposto: "Mi sarei voluto provare, è un impegno gravoso ma mi sono sempre messo a disposizione del servizio pubblico. Ho trovato resistenze in casa, e a questo mi piego. L'ho detto per tempo al ministro". "La scelta è mia, non posso fare il commissario della Sanità in Calabria. Non vado in pensione. Continuo a insegnare, un mestiere meraviglioso. I miei due corsi di Medicina. E poi sono consulente del ministro Manfredi e continuo a dirigere l'osservatorio delle scuole di specializzazione di Medicina", ha concluso.
"L'inchiesta di Catania? La mia posizione è stata archiviata" - Alle notizie sul suo coinvolgimento dell'inchiesta sull'Università di Catania Gaudio ha spiegato: "Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio".
Il fratello di Gaudio: "Non aveva accettato l'incarico" - "Mio fratello ieri si era riservato di decidere. Poi la sua nomina è stata data per certa ma in realtà lui non aveva accettato". A dirlo è Roberto Gaudio, fratello di Eugenio, ex rettore della Sapienza, nominato commissario della Sanità calabrese. "Noi avevamo dei dubbi - ha proseguito Roberto Gaudio - perché per mio fratello significava lasciare la sua vita a Roma e trasferirsi qui in Calabria".
Strada: nessuno ha mai fatto proposte formali - "Leggo da un'agenzia di stampa che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria. Ribadisco - perché evidentemente serve farlo ancora - che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare". Lo scrive Gino Strada su Facebook. "Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca", aggiunge.
Speranza: "Nessun colloquio con Gaudio" - Nessun colloquio ha avuto luogo tra l'ex rettore della Sapienza Eugenio Gaudio ed il ministro della Salute Roberto Speranza. Lo si apprende da fonti del ministero.
Spirlì: "Basta, Speranza si dimetta" - "E' un momento di particolare imbarazzo. Deve finire questo commissariamento della sanità e soprattutto, adesso si può dimettere veramente il ministro Speranza". Questo il commento del presidente della Regione Calabria Nino Spirlì a proposito della rinuncia di Gaudio al ruolo di commissario della sanità in Calabria. "Ho incontrato più volte Speranza - ha aggiunto - ed è una persona gradevolissima ma sta dimostrando un'imbarazzante incapacità di gestire la cosiddetta 'operazione Calabria'. Sembra che la sordità che in queste ore dimostrano a Roma stia veramente producendo una beffa oltre al danno e questo non lo merita nessun calabrese. Non lo meritano tutti quelli che sono a rischio assalto Covid. Non abbiamo ancora attivo un piano di contrasto al virus".