Reduce dal terzo ciclo di cure a Bologna, la ragazza non è potuta partire alla volta di Alghero per pochi minuti di ritardo
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Pochi minuti di ritardo per sentirsi dire: "Siamo spiacenti, l'imbarco bagagli è stato appena chiuso. Il prossimo volo per Alghero è mercoledì, tra due giorni". Così si sono rivolti gli addetti della compagnia aerea Ryanair alla 16enne che era arrivata al banco dell'aeroporto Marconi di Bologna per tornare a casa, nell'Oristanese, dopo aver concluso il terzo ciclo di chemioterapia. "Una persona malata e debilitata dalle cure non dovrebbe mai subire un disagio simile", ha commentato lo zio della giovane, raccontando la vicenda a La Nuova Sardegna.
Così la 16enne è rimasta a terra: quel volo delle 6.50 di lunedì 18 marzo verso Alghero sarebbe partito senza di lei. Non restava che trovare un'altra soluzione per poter tornare finalmente a casa dopo la degenza e le terapie, senza dover aspettare il successivo volo Ryanair due giorni dopo.
A permetterle di riabbracciare i suoi genitori e la sua terra quello stesso lunedì è stato quello zio accompagnatore che poi ha denunciato i fatti alla stampa.