Bimbo travolto e ucciso a Cagliari, si costituisce pirata della strada
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Il piccolo, trascinato per oltre 15 metri, era nel passeggino mentre la madre stava attraversando la strada. L'uomo non aveva la patente, ritirata nel 2017
Tragedia a Cagliari, dove un bambino di 15 mesi è stato travolto e ucciso da uno scooter che si è poi allontanato a tutta velocità. Il piccolo era nel passeggino mentre la madre stava attraversando la strada in prossimità delle strisce pedonali. Il motociclista, che subito dopo l'incidente era fuggito senza prestare soccorso, si è presentato alla polizia stradale, ammettendo le sue responsabilità. E' accusato di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso.
A convincere il 37enne, Emilio Pozzolo, a costituirsi è stato l'avvocato difensore che lo ha rintracciato nel palazzo in cui abita, impedendogli di compiere un gesto irreparabile. Al legale l'uomo ha raccontato di non aver visto il passeggino, ma solo la sagoma della donna, poiché abbagliato dal sole.
In attesa di tutti gli accertamenti tossicologici, gli inquirenti hanno intanto accertato che il centauro non avrebbe potuto guidare quello scooter, prestato da un amico, perché la patente gli era stata revocata nel 2017 per un guaio con la giustizia.
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Le telecamere del luogo dell'incidente avrebbero immortalato qualche immagine dello scooter in sorpasso, ma non il momento dell'urto. I video sono stati acquisiti dagli inquirenti. Un testimone oculare ha raccontato cosa ha visto: "Ho dato la precedenza alla mamma, che attraversava sulle strisce pedonali col bambino sul passeggino, poi è arrivato lo scooter che ha travolto entrambi". Nelle prossime ore sarà raccolta a verbale la sua testimonianza. Agli agenti ha già anticipato la parte saliente.