Nel Cagliaritano

Delitto del pappagallo, in aula le amiche della vittima: "Una scena agghiacciante"

Al processo a Cagliari contro Ignazio Frailis, accusato dell'omicidio della sessantenne Maria Bonaria Contu, le testimoni ricordano quel pomeriggio: "Sembrava tranquillo, poi..."

03 Lug 2018 - 14:38
 © da-video

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Siede sul banco degli imputati con l'accusa di omicidio volontario: avrebbe accoltellato a morte, nel maggio 2017, la sua vicina di casa, Maria Bonaria Contu, 60 anni, perché il di lei pappagallo lo insultava. Per questo nell'aula della Corte d'Assise di Cagliari sono intervenute le amiche della donna, presenti quell'ultimo pomeriggio: "Una scena agghiacciante", hanno ricordato. Ignazio Frailis, disoccupato 47enne, infatti, avrebbe atteso la vittima al ritorno dalla passeggiata; poi la discussione per il volatile e la lite che finisce in tragedia. "Non sembrava arrabbiato, ma poi...", è il racconto delle testimoni.

La voce delle amiche della Contu, in aula, era incrinata dalla commozione. Troppo faticoso raccontare i momenti dell'aggressione e gli ultimi istanti in vita della persona a loro cara, quel 2 maggio 2017. Le due avevano accompagnato la vittima nella passeggiata giornaliera. La donna è stata uccisa nella Comunità montana di Capoterra (Cagliari) con 11 coltellate e il procuratore aggiunto Paolo De Angelis ritiene che Ignazio Frailis, accusato di omicidio volontario, abbia ucciso per le angherie verbali e le parolacce che il pappagallo dell'anziana rivolgeva quotidianamente all'imputato.

Proprio il comportamento del volatile e le tensioni tra Frailis e la famiglia della vittima sono state al centro delle altre testimonianze dei vicini di casa. Ma il momento più drammatico è stato quando le due amiche di Maria Bonaria Contu hanno raccontato l'aggressione.

"Non sembrava arrabbiato - ha detto una - ma poi mi ha buttato a terra e ha afferrato la nostra amica: con un braccio la teneva e con l'altro la pugnalava. Una scena agghiacciante".

L'imputato era in aula, in silenzio, accanto ai difensori Fabio Pili e Gigi Porcella, mentre la famiglia si è costituita parte civile con l'avvocato Carlo Pilia. Il 17 settembre verranno sentiti i periti psichiatrici che dovranno chiarire se Frailis fosse capace di intendere e di volere al momento del delitto. L'uomo è detenuto da un anno nel carcere di Uta (Cagliari), dopo l'arresto avvenuto poco dopo l'omicidio.

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