Il delitto a Nulvi, paesino in provincia di Sassari: a uccidere l'83enne Giovanna Serusi è stato uno dei suoi otto figli
Ha ucciso a bastonate la madre e poi si è costituito ai carabinieri. La tragedia è accaduta a Nulvi, a una trentina di chilometri da Sassari, dove Giovanna Serusi, 83 anni, è stata assassinata da uno dei suoi otto figli. Gianni Cadau, in preda a un raptus omicida, l'ha colpita più volte spaccandole la testa e poi si è presentato ai militari confessando l'omicidio.
Cadau, che è l'ultimo di otto figli (cinque uomini e tre donne), soffre di disturbi psichici per i quali è in cura da tempo. Aveva da poco lasciato la Corsica dove stava lavorando come stagionale senza dare alcun preavviso ai suoi datori. Cadau, tornato quindi da pochi giorni a casa, ha aspettato che una delle sorelle uscisse per andare a fare la spesa e poi si è scagliato contro la donna, che è stata trovata riversa per terra, col cranio fracassato, sul pavimento della sua abitazione al pianterreno di una palazzina familiare di tre piani.
Il cadavere è stato trasportato nell'Istituto di medicina legale di Sassari dove il medico legale Salvatore Lorenzoni eseguirà l'autopsia disposta dalla Procura. Gli inquirenti hanno escluso che vi sia stato un litigio e propendono per un improvviso raptus. I familiari hanno riferito agli inquirenti che l'uomo domenica fosse tranquillo, mai avrebbero potuto immaginare un epilogo così tragico. Mario Cadau, uno dei fratelli dell'assassino, è assessore comunale dell'Agricoltura nel piccolo centro del Sassarese. Il 41enne ora si trova nel carcere sassarese di Bancali.