© Vigili del Fuoco
© Vigili del Fuoco
Finora 1.500 persone sono state sfollate e oltre 20mila ettari di territorio sono svaniti tra le fiamme. Solinas: "Una quota del Pnrr sia destinata alla riforestazione"
© Vigili del Fuoco
© Vigili del Fuoco
Gli incendi nel territorio di Oristano rappresentano "un dramma di proporzioni enormi: secoli di storia ambientale e paesaggistica cancellati". Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, aggiungendo: "Chiederò a Draghi che una quota del Pnrr sia subito destinato a un grande progetto di riforestazione". Intanto prosegue senza sosta il lavoro per arginare i quattro roghi ancora attivi che da oltre 60 ore sta devastando il Montiferru.
"Ancora non è possibile fare una stima esatta dei danni", aggiunge Solinas a La Stampa. Finora 1.500 persone sono state sfollate e oltre 20mila ettari di territorio sono svaniti tra le fiamme. Per domare i roghi sono in campo dieci squadre a terra dei vigili del fuoco, supportate da 5 canadair, oltre a due velivoli inviati dalla Francia e altrettanti dalla Grecia.
"Per di più - prosegue - tante tante imprese e persone sono state colpite, ma come comunità stiamo reagendo in maniera molto, molto forte. L'apparato della Protezione civile regionale è in moto fin dal primo momento e una giunta regionale di emergenza ha dichiarato lo stato di calamità naturale".
© Ansa
© Ansa
L'allarme arriva anche dalla Coldiretti, che spiega: "Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che hanno raggiunto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli ma anche ucciso animali ed è calamità con danni incalcolabili all'agricoltura negli oltre 20mila ettari andati a fuoco".
"Ai costi economici e sociali - emerge ancora dal monitoraggio - si somma una vera catastrofe ambientale con lecci, roverelle e sughere secolari andati in fumo in aree dove saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali. Un disastro sotto ogni punto di vista".
Sull'origine dei roghi l'associazione aggiunge: "Se certamente il divampare delle fiamme nella macchia mediterranea è favorito dal clima anomalo con alte temperature e afa, a preoccupare è l'azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente".