Il mezzo è stato bloccato e dato alle fiamme da due uomini armati proprio nel giorno fissato per un tavolo di concertazione. Legato a un albero l'autista. Salvini: "Criminali, niente a che fare con i pastori"
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Ancora proteste violente in Sardegna per la questione latte. Un camion cisterna è stato fermato e incendiato nel Sassarese. Due uomini, con il volto coperto e armati, hanno bloccato il mezzo tra Nule e Osidda. Dopo aver fatto scendere il conducente, che è poi stato legato a un albero, hanno dato alle fiamme il tir. Domenica un attacco simile era avvenuto nel Nuorese.
Il prefetto di Sassari: "Tolleranza zero" - Dure le parole del prefetto di Sassari Giuseppe Marani, che ha aperto così i lavori del tavolo di concertazione sul prezzo del latte ovino: "Non sono disposto a tollerare iniziative come quella di questa mattina. Finché si protesta va bene, le proteste sono legittime e si fanno rispettando le regole del diritto. Finora abbiamo utilizzato un metro di valutazione prudente. Ma evidentemente la prudenza e la pazienza non sono capite da alcuni. Invito questo tavolo a manifestare tutto il suo dissenso da iniziative di questo genere. Ne va del buon nome della Sardegna, del diritto di fare impresa, del diritto dei lavoratori di essere tutelati. Lo Stato risponderà".
L'attacco proprio nel giorno del tavolo in prefettura - Potrebbe non essere stato scelto a caso infatti il momento di questo attacco: il giorno dell'incontro, in Prefettura a Sassari, tra i pastori e i trasformatori sul prezzo del latte. L'episodio è del tutto analogo a quello avvenuto domenica nel Nuorese anche se in quel caso la cisterna era stata solo svuotata.
Autista legato a un albero - L'autotrasportatore, dopo essere stato bloccato e costretto a scendere, è stato legato a un albero dai due malviventi. Una volta terminato il blitz, gli assalitori sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.
Salvini: "Niente a che fare coi pastori" - La vicenda è stata commentata dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Questi delinquenti non hanno niente a che fare coi pastori, con la loro fatica, la loro protesta e le loro ragioni. Questi sono solo dei criminali. E come tali saranno trattati", ha detto il vicepremier.
Escalation di proteste e prime denunce - Il raid nel Sassarese è l'ennesimo atto di un'escalation di proteste che sta "inquinando" la lotta dei pastori sardi per il prezzo del latte. Già diverse procure sarde si stanno occupando di questi e di altri episodi, come il blocco delle autocisterne per far buttare il latte appena raccolto sulla strada (l'episodio avvenuto, appunto, nel Nuorese). E sono già scattate anche le prime denunce.