L'ordigno era sul davanzale di una struttura comunale in provincia di Nuoro e sembra avesse la miccia difettosa. Comparse alcune scritte: "No al voto per i pastori"
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Nonostante l'accordo raggiunto per fissare il prezzo del latte a 80 centesimi al litro (che diventerà un euro a regime), nelle campagne sarde la tensione non accenna a calare. A Torpè, nel Nuorese, è stata ritrovata una bomba sul davanzale di una struttura comunale: l'ordigno non è esploso solo a causa della miccia difettosa. Sui muri del centro ricreativo di Biddanoa, invece, sono comparse scritte "no al voto per i pastori".
L'ordigno ritrovato sulla finestra era di alto potenziale, scrivono i quotidiani locali, e avrebbe potuto danneggiare anche le abitazioni vicine alla struttura, un edificio che ospita di solito la sede elettorale per le consultazioni. Sulla vicenda indaga la polizia, intervenuta con gli artificieri.
Diverse le ipotesi di reato legate alle proteste - Questo è soltanto uno dei casi su cui stanno lavorando le forze dell'ordine, che hanno acquisito filmati e materiali vari, durante la rivolta dei pastori, in cui si ravvisano varie ipotesi di reato. Video girati dagli agenti, ma anche dai pastori stessi nei momenti più accesi della protesta. Si va dai blocchi stradali non autorizzati alla violenza privata, dal danneggiamento alle minacce, dalla rapina impropria al sequestro di persona non a scopo di estorsione.
C'è insomma la possibilità che gli sversamenti di latte dalle cisterne sulle strade della Sardegna non restino impuniti. Anche in questi giorni, che dovrebbero essere di tregua, il trasporto del latte è praticamente bloccato perché i trasportatori temono di incontrare i blocchi dei pastori e di dover buttare sull'asfalto il loro latte.