Studenti in sciopero. Da tre giorni, per protesta, 400 ragazze e ragazzi disertano le lezioni: "Troviamo che le restrizioni siano esagerate", dicono
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Niente piercing né unghie lunghe. Obbligo di consegna dei cellulari prima delle lezioni e possibilità di andare ai distributori automatici di bibite e cibo una sola volta e uno per classe con le ordinazioni. Sono alcune delle restrizioni e divieti imposti dalla preside del liceo delle Scienze Umane e Musicale "Sebastiano Satta" di Nuoro che hanno fatto scoppiare una vera e propria rivolta: da tre giorni, infatti, 400 ragazze e ragazzi scioperano disertando le lezioni.
"Troviamo che le restrizioni siano esagerate" - La protesta prosegue con un presidio all'esterno dell'edificio scolastico. Aperto un confronto serrato tra una delegazione di manifestanti e la dirigente Carla Marchetti. "Oggi (mercoledì, ndr) sono entrati in classe meno studenti di ieri - racconta Carmen, che staziona con i suoi compagni all'esterno del liceo - Troviamo che le restrizioni siano esagerate. Quella che pesa di più è il fatto di non poter andare ai distributori automatici, se non una sola volta e uno studente per classe. Se abbiamo bisogno di una bottiglietta d'acqua in un altro momento non possiamo più andare. Ma pesano anche gli altri divieti e continueremo a protestare finché la preside non ci viene incontro".
La replica della preside - Per quanto riguarda il divieto di indossare piercing e tenere le unghie lunghe, la preside spiega a La Nuova Sardegna: "Si tratta semplicemente di un fatto di sicurezza nelle ore di educazione fisica: vogliamo evitare di attivare pratiche di infortunio a causa di questioni di tipo estetico che inficiano la tecnica di determinati esercizi o la loro esecuzione". La dirigente ricorda anche che i cellulari devono essere consegnati prima delle lezioni da sempre. Ma i ragazzi e le ragazze non vogliono sentire ragioni: "Dobbiamo riuscire a strappare alcune concessioni alla preside, solo così - annunciano - torneremo in aula".