Nel tempo gli indagati avrebbero somministrato alla vittima diversi farmaci per limitarne le capacità cognitive
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A Olbia svolta nel caso di Rosa Maria Luisa Bechere, 60enne invalida scomparsa 45 giorni fa dalla sua abitazione in via Petta, un condominio del rione San Nicola. Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Si tratta di Maria Giovanna Meloni, olbiese di 42 anni e il compagno Giorgio Beccu, 49 anni, residente a Berchidda, vicini di casa di Rosa Bechere. Secondo la Procura, la coppia avrebbe rubato alla vittima le carte Bancoposta e Postepay usate per l'accredito del reddito di cittadinanza.
Secondo le ricostruzioni, i due avrebbero anche sottratto i risparmi custoditi nella casa della donna. Ma non solo: gli indagati avrebbero somministrato nel tempo alla vittima diversi farmaci che ne avrebbero limitato le capacità cognitive, tanto da provocarne nelle scorse settimane un ricovero in ospedale.
La donna e i suoi presunti assassini vivevano nello stesso condominio dove a marzo 2022 era stato ucciso Tony Cozzolino, bruciato vivo, per il quale era stato arrestato Davide Iannelli, napoletano di 48 anni, proprio il compagno di Rosa Bechere, che si trova detenuto nel carcere di Bancali a Sassari.
Secondo la procura, Maria Giovanna Meloni e Giorgio Beccu avrebbero ucciso Rosa Bechere per appropriarsi delle carte postali necessarie per l'accredito del reddito di cittadinanza e di un ulteriore accredito di un rimborso Inps da 10mila euro. Diverse abitazioni intestate alla coppia sono state perquisite.