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Ponti a rischio in Sardegna, il ministero delle Infrastrutture ai Comuni: "Pensateci voi"

Dopo il censimento degli enti locali, la risposta shock del Mit: "Adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza". La protesta dell'Anci regionale

05 Ott 2018 - 15:13

Dopo il crollo del ponte di Genova partì il censimento dei viadotti a rischio sul territorio nazionale, su richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Tasporti. All'appello, entro il 30 agosto, risposero anche i Comuni della Sardegna, che da Roma hanno ricevuto la seguente risposta, come riporta La Nuova Sardegna: "L'elenco fornito finirà in una banca dati nazionale, nel frattempo adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle persone". In due parole: "Pensateci voi". La protesta dell'Anci Sardegna: "Verso noi sindaci 'macelleria istituzionale'".

"Macelleria istituzionale contro i sindaci" A denunciare per primo lo "scaricabarile" di responsabilità sugli enti locali il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, in una lettera al suo presidente nazionale Antonio Decaro. E' Deiana stesso, poi, a postare sulla sua pagina Facebook la risposta shock del Ministero.

"Una risposta inaccettabile che fa saltare, ancora una volta, il principio della leale collaborazione istituzionale – scrive Deiana a Decaro, come riferisce cagliaripad.it. – Un atteggiamento irresponsabile che richiede la più netta, forte e unitaria presa di posizione di Anci e delle Anci regionali nei confronti di un governo che non conosce le più elementari regole dei corretti rapporti istituzionali. Si fa ancora una volta 'macelleria istituzionale' verso i soggetti più esposti: i sindaci".

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