Sardegna, a Olbia esonda il Siligheddu Caduta in 24 ore la pioggia di due mesi
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Il sindaco: "Non uscite di casa". Scuole chiuse a causa dell'allerta meteo. Problemi a linee telefoniche ed elettriche. Nella notte tanta paura, ma nessun disastro Le foto e i video degli allagamenti
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La severa lezione che " target="_blank">nel novembre del 2013 la natura ha dato alla Sardegna con il passaggio devastante del ciclone Cleopatra (19 morti, centinaia di sfollati e danni per milioni di euro) è servita. Almeno sul piano della prevenzione. A due anni di distanza da quei tragici fatti, un nuovo ciclone ha messo in ginocchio l'Isola. Ma questa volta non si contano morti, anche se i danni sono ingentissimi.
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Sott'acqua le stesse zone colpite nel 2013 - La macchina della Protezione civile ha funzionato a dovere e l'allerta rossa diramata ha consentito di mettere le persone al sicuro. Tuttavia non mancano le polemiche. Perché a finire sott'acqua sono state le stesse zone colpite nel 2013, nonostante tutti i piani attivati in questi due anni per metterle in sicurezza. L'ondata di maltempo ha investito soprattutto la Gallura, e Olbia in particolare, ma anche il Nuorese, in testa la Baronia, e l'Ogliastra. Città e paesi già piegati da Cleopatra. Meno violento il passaggio del ciclone a Cagliari e in generale nel sud dell'Isola.
Strade bloccate, case allagate e un ponte crollato - Per il resto sembra un bollettino di guerra: decine di strade bloccate, ferrovie interrotte, canali e fiumi esondati, case e negozi allagati, un ponte crollato, un altro demolito, decine e decine di famiglie sfollate. E' tornato l'incubo alluvione. E mezza Sardegna giovedì è rimasta "chiusa" per pioggia: niente lezioni a scuola e all'Università, uffici e ospedali serrati.
Dopo un primo passaggio nel Cagliaritano, che ha provocato solo allagamenti, il ciclone si è spostato sulla Gallura e sul Nuorese. E qui ha picchiato duro. A Olbia la pioggia non ha dato tregua nemmeno un'ora, tanto che il sindaco, Gianni Giovannelli ha invitato i cittadini a non uscire di casa. A causa delle fortissime precipitazioni i canali infatti sono straripati in rapida successione: prima il rio Siligheddu, poi il rio San Nicola e il rio Gadduresu, tutti già esondati due anni fa.
Il piano della Protezione civile ha funzionato, ma molte le famiglie sfollate - La Protezione civile aveva pianificato dettagliatamente gli interventi e diffuso ai cittadini vademecum con le regole di comportamento da tenere in caso di alluvione. Gli interventi, nonostante l'emergenza, sono stati facilitati proprio dall'atteggiamento prudente dei cittadini. Tuttavia si contano decine di famiglie sfollate e moltissime case allegate. Il ponte che attraversa il rio Siligheddu, ricostruito dopo i fatti del 2013, è stato demolito. Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, lo ha definito "un tappo" e sulla realizzazione dell'opera, c'è da giurarci, fioccheranno polemiche.
Il paese di Torpé completamente sott'acqua - Gravi problemi anche nel Nuorese, in particolare a Torpé: qui la pioggia incessante ha fatto saltare un canale tombato che attraversa tutto il paese, mandandolo letteralmente sotto'acqua. Complessivamente sono state sfollate 40 famiglie, mentre un altro nucleo, di quattro persone, è rimasto isolato a causa del crollo di un ponte.
Galletti: "Già partiti progetti contro dissesto idrogeologico" - Il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru ha seguito direttamente l'evolversi della situazione, mantenendosi in stretto contatto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Abbiamo tutto il tempo di mettere a posto i danni provocati negli anni da una certa cultura speculativa, oggi il nostro compito è quello prima di tutto di mettere in sicurezza le persone", ha dichiarato il governatore smorzando sul nascere le polemiche sul dissesto idrogeologico patito dalla Sardegna anche per colpa dell'avanzata del cemento.
Nel frattempo, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha annunciato per Olbia "progetti già in fase di esecuzione, e che possono partire, per un importo di 81 milioni di euro".