Mentre continuano le proteste, in diversi comuni hanno risposto all'invito del Codacons e dell'arcivescovo di Sassari, regalando ricotta e formaggio alle famiglie indigenti
Non si ferma la protesta del latte in Sardegna. Il governo annuncia un tavolo di filiera per il 21 febbraio, al quale prenderanno parte per la prima volta anche i pastori. Intanto il Codacons e l'arcivescovo di Sassari lanciano un appello: "Non buttate il latte di pecora, piuttosto datelo in beneficenza". E già diversi pastori di alcuni comuni sardi hanno risposto all'invito, donandolo ai più bisognosi.
"Dovete avere il giusto", ha detto monsignor Gianfranco Saba ai pastori, come riporta Il Corriere della Sera. "Ma perché tanto spreco? Molti poveri ne hanno bisogno", è il suo invito. Appello subito accolto a Samugheo (Oristano), dove il latte è stato consegnato alle scuole e alle casa di riposo. Così come a Fonni (Nuoro), dove hanno cominciato a lavorare il latte sulla piazza, regalando ricotta e formaggio alle famiglie indigenti. Scena che si è ripetuta anche a Tonara (Nuoro).
A gennaio il margine negativo per le aziende produttrici di latte di pecora è stato 14 centesimi al litro e nelle prime settimane di febbraio si è registrato un ulteriore calo.