La bimba, di Assemini (Cagliari), è finita tra le eliche sotto gli occhi del padre Andrea Trudu, 57 anni, che si era tuffato con lei e che l'ha trasportata a riva insieme a un'altra persona.
Lo yacht si è allontanato dopo la tragedia - La dinamica dell'incidente non è ancora chiara. La barca, che si era subito allontanata dal luogo della tragedia, è stata intercettata poco dopo al largo e scortata dalla Guardia Costiera fino al porticciolo di Marina Piccola, a Cagliari, dove è stata sequestrata.
La ricostruzione dell'incidente - L'incidente è avvenuto alle 17.30. "Eravamo in spiaggia - racconta una testimone - quando ho visto arrivare lo yacht. Il giorno prima ho visto salire a bordo bambini, ragazzini, adulti che facevano i tuffi dalla poppa. Anche oggi l'imbarcazione ha fatto manovra, posizionandosi a circa 50 metri dalla riva". Dalla plancetta di legno a poppa i ragazzini hanno iniziato a tuffarsi in acqua, tra questi Letizia e il padre. Non si sa bene cosa sia poi accaduto, forse i motori erano ancora accesi oppure lo yacht è stato messo in moto inavvertitamente. Purtroppo le eliche hanno dilaniato il corpo della bambina ferendola alla testa e al busto: tutto intorno a lei una grande chiazza di sangue.
La ragazzina è stata subito soccorsa dal padre e da un altro adulto che si trovava vicino. In acqua, secondo alcuni testimoni, si sarebbe tuffato anche Maurizio Loi.
Uomo al timone dello yacht dovrà rispondere di omicidio colposo - La giovane vittima è stata trasportata a riva e avvolta in alcuni teli di spugna mentre i bagnanti hanno chiamato i soccorsi. Loi, a questo punto, avrebbe rimesso in moto lo yacht, allontanandosi dalla zona senza una apparente ragione. Secondo alcune testimonianze era stordito e sotto shock. Lo yacht è stato intercettato poco dopo e scortato fino a Cagliari. Loi è stato portato in caserma al Comando provinciale dei carabinieri, sulla sua testa pende l'accusa di omicidio colposo e dovrà spiegare perché si è allontanato dalla zona.