ennesima aggressione

Sassari, petardo contro un'ambulanza: mezzo bruciato | Un'altra aggressione a Napoli: terzo caso in 48 ore

Il presidente del 118 Mario Balzanelli chiede che il Sistema di soccorso venga subito potenziato a livello nazionale. A Milano un soccorritore di 60 anni è stato aggredito a calci e pugni da un ubriaco

03 Gen 2020 - 12:06
petardo contro ambulanza  © Facebook

petardo contro ambulanza  © Facebook

"Dopo le pericolose aggressioni subite da equipaggi del 118 di Napoli, a Sassari è stato lanciato un petardo su un'ambulanza che è bruciata. Il 118 ha bisogno urgentissimo di essere sostenuto dalle istituzioni". Il presidente del 118 Mario Balzanelli chiede che il Sistema di soccorso venga potenziato. Intanto una dottoressa del 118 è stata aggredita a Napoli: è il terzo caso in 48 ore. A Milano un soccorritore è stato aggredito da un ubriaco.

La dottoressa è stata insultata e strattonata da un paziente psichiatrico. Ad aiutarla, secondo quanto ha raccontato lei stessa, sono state alcuni presenti, anche parenti dei ricoverati. A Milano, invece, a essere aggredito a calci e pugni è stato un 60enne, in piazzale Maciachini. Lo sbandato in stato di ebbrezza, arrestato dalla polizia, ha inoltre danneggiato l'ambulanza.

Per Balzanelli è essenziale chiarire che "un mezzo di Soccorso del Sistema 118 è uno strumento prezioso al servizio della comunità, al servizio di tutti. Ed è impensabile ritenere che possa avere senso esprimere un qualsivoglia messaggio, sia pure di protesta, o anche di cieca esplosione di rabbia, distruggere una ambulanza che compie la sua fatica quotidiana, insieme agli operatori, semplicemente salvando vite".

Per affrontare la quotidiana esplosione di violenza contro gli operatori sanitari, sono due le priorità secondo Balzanelli: "Varare una nuova linea comunicativa istituzionale che spieghi alla società civile l'importanza assoluta ed insostituibile del 118 riguardo al suo ruolo unico di Sistema salvavita, finalizzato a contrastare su tutto il territorio nazionale la strage delle morti evitabili, dovuta a malore o trauma". Quindi, "la necessità improcrastinabile di far uscire il 118 nazionale dal baratro irrazionale in cui lo ha fatto cadere la politica nazionale negli ultimi 15 anni lasciandolo nell'abbandono e sostanzialmente smantellandolo".

"Invoco - conclude il presidente del 118 - l'intervento più urgente del governo e in particolare del ministro della Salute, Roberto Speranza, perché questa svolta irrinunciabile arrivi, perché il 118 Italia sia riconosciuto come baluardo insostituibile della tutela tempo dipendente della vita di tutti".

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