FERMATI DUE CONNAZIONALI

Sassari, marocchina massacrata di botte e uccisa durante un festino

Due suoi connazionali, Jalal Hassissou, 40 anni, e Soufyane El Khadar, 36 anni, si trovano in stato di fermo nel carcere di Nuchis

25 Lug 2018 - 19:17
 © ansa

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Una donna marocchina residente ad Arzachena, in Gallura, Zeneb Badid, 34 anni, è stata massacrata di botte e uccisa. Il fatto è probabilmente avvenuto durante un festino a base di droga e alcol in una casa sulle colline di Baia Sardinia, vicino ad Arzachena. I carabinieri hanno fermato con l'accusa di omicidio due connazionali della donna: Jalal Hassissou, 40 anni, e Soufyane El Khadar, 36 anni.

Una fine atroce, arrivata dopo ore di agonia in una domenica assurda scandita da colpi e cocaina, riporta La Nuova Sardegna. Prima il litigio e il pugno in faccia, probabilmente provocato dalla gelosia di Jalal Hassissou, infastidito dai presunti ammiccamenti di un altro connazionale nei confronti della donna.

Poi, ancora botte sotto gli effetti della droga. Fino all'esplosione di una violenza inaudita: l’afferrano per i capelli e le sbattono più volte la testa contro il water e il lavandino del bagno, riducendola in fin di vita. Quando Zeneb Badir, 34 anni, marocchina, residente ad Arzachena, è arrivata all’ospedale di Olbia poco prima delle 4 del mattino di lunedì, era in coma. Non si è più ripresa.

Due suoi connazionali, Jalal Hassissou, 40 anni, e Soufyane El Khadar, 36 anni, uno residente ad Arzachena, l'altro ad Abbiadori, si trovano in stato di fermo nel carcere di Nuchis, provvedimento eseguito dai carabinieri su disposizione del sostituto procuratore Cristina Carunchio. L’accusa è di omicidio aggravato per futili motivi, in concorso tra loro.

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