Ad Olmedo gli operai della bauxite protestano: la ditta acquistata da una multinazionale ha deciso di licenziarli e di chiudere l’attività
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Da due mesi vivono asserragliati a decine di metri sottoterra. Era l'8 aprile del 2015 quando, per i trentacinque lavoratori che estraevano bauxite, nella miniera di Olmedo, in provincia di Sassari, iniziava il periodo di cassa integrazione; poi è seguita la mobilità, per molti conclusa a giugno, per altri prossima alla fine. Quattro di loro hanno deciso di protestare vivendo da circa due mesi in una sorta di città sotterranea, con 180 metri di montagna sopra la testa. "E' dura? Sì, manca la famiglia, la dignità e il lavoro - confessa uno di loro - ma staremo qui anche a Natale se necessario".