La storia dell'imprenditore di Castelfranco e di Andrea è quella di un padre che ha deciso di seguire totalmente il primogenito dopo la diagnosi della malattia. Oggi quello stesso uomo è in ansia per Alberto, il secondogenito che lotta tra la vita e la morte
Franco Antonello e Andrea è impossibile non conoscerli. La loro storia è una delle più belle che si possano raccontare: un imprenditore di Castelfranco che ha deciso di dedicarsi totalmente al primogenito da quando, a 2 anni e mezzo, al ragazzo è stato diagnosticato l’autismo. Ora, lo stesso papà, è in ansia per il secondogenito, Alberto: è il 19enne coinvolto nello schianto di Musile di Piave, finito in coma dopo una nottata in discoteca. In molti si stringono intorno a questa famiglia speciale, che vale la pena ricordare in poche righe.
Andrea (il ragazzo autisitco) e Franco Antonello hanno girato il mondo. Hanno una pagina Facebook seguitissima che testimonia tutti i loro spostamenti: dai tour in moto (tre mesi in Sudamerica su un’Harley Davidson rossa), alle gite a tre, in compagnia proprio di Alberto, il secondo figlio che oggi lotta tra la vita e la morte. Ma non solo viaggi.
Hanno pubblicato quattro libri, raccontato la loro storia in tv (da "Le Iene" a "Le invasioni barbariche"), sui social e nel romanzo "Se ti abbraccio non avere paura" di Fulvio Ervas (24 ristampe in nove Paesi). Testo trasformato da Gabriele Salvatores nel film "Tutto il mio folle amore", presentato quest'anno alla Mostra del Cinema di Venezia e dal 24 ottobre scorso nelle sale.
Ma papà Franco non ha mai trascurato l’altro figlio, anzi, spesso lo ha coinvolto in alcune avventure. Per esempio nel 2016 tutti e tre hanno affrontato il cammino di Santiago. "Non so se riusciremo a fare tutti gli 820 chilometri - scriveva su Fb Franco - o se finirà prima, ma siamo pronti ad affrontare ogni difficoltà del cammino, come nella vita!". Ecco, è l'augurio che in molti gli fanno adesso: superare anche questa battaglia, e vincerla.