garantite le prestazioni di urgenza

Sciopero dei medici e infermieri, 1,2 milioni di prestazioni a rischio | Sindacati: "Adesioni fino all'85%, segnale importante"

La protesta è stata indetta per via delle risorse insufficienti destinate ai contratti di lavoro

20 Nov 2024 - 21:16

Sciopero nazionale di 24 ore di medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie mercoledì 20 novembre: sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie a rischio. LLo riferiscono Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e gli infermieri e altre professioni sanitarie del Nursing Up che hanno proclamato l'astensione contro la Manovra, nella quale sono previsti ingenti tagli alla Sanità. "A rischio - dicono le sigle sindacali - tutti i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite le prestazioni d'urgenza". L'adesione avrebbe toccato punte dell'85%.

I motivi della protesta

 I principali motivi della protesta, sottolineano Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e gli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up, toccano i contratti di lavoro, compresi quelli dell'ospedalità privata, a cui "vengono assegnate risorse assolutamente insufficienti"; inoltre è saltata la detassazione di una parte della retribuzione; manca l'attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell'atto medico e sanitario; c'è stato un esiguo e intempestivo incremento dell'indennità di specificità infermieristica, senza estensione alle ostetriche.

In piazza si scende anche per protestare contro l'assenza di risorse per l'immediata assunzione di personale; la mancata introduzione di norme che impegnino i ministeri competenti all'immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera; mancata riforma delle cure ospedaliere e territoriali; mancata contrattualizzazione degli specializzandi di area medica e sanitaria, e mancata previsione di retribuzione anche per quelli di area non medica. Inoltre è assente l'ammissione ai benefici per il riconoscimento del lavoro usurante e la richiesta di sospensione per la figura dell'assistente infermiere e infine concreta abolizione del vincolo di esclusività per gli infermieri e i professionisti sanitari ex legge n 43/2006. 

Sindacati: "Adesioni fino all'85%, segnale importante"

 "Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, le percentuali di adesione allo sciopero in corso oggi di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari "sono molto alte, fino a punte dell'85% compresi gli esoneri previsti per legge". E' quanto dichiarano Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed, Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up. "Un segnale importante - scrivono in una nota - che dovrebbe far riflettere sulle condizioni di lavoro inaccettabili negli ospedali e sulla condivisione delle ragioni della protesta ".

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