Gli scioperi dei trasporti nei prossimi giorni
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Sia per i treni (agitazione prevista giovedì) che per gli aerei (sabato) il summit convocato da Salvini si è risolto con un nulla di fatto
I sindacati hanno confermato lo sciopero dei treni e degli aerei. Al ministero dei Trasporti tra le parti sociali, i rappresentanti di Trenitalia e di Italo e il governo si è infatti concluso con un nulla di fatto. Lo fanno sapere gli stessi sindacati. La protesta inizierà giovedì e continuerà venerdì. Anche lo sciopero di sabato degli aerei è confermato. Lo sciopero dei treni è stato però "accorciato" dal Mit. Ira dei sindacati Filt-Cgil: "Precettazione illegittima e sbagliata".
E' stato inviato dal Mit ai sindacati un provvedimento di riduzione della durata delle astensioni già proclamate per giovedì 13 luglio 2023, dalle 3 del mattino fino alle 2 di venerdì 14. Con il provvedimento firmato da Matteo Salvini lo sciopero terminerà alle ore 15 (di giovedì). Il ministro ha deciso di prendere questa misura anche alla luce dell'assicurazione - maturata durante il tavolo al ministero e di cui Salvini si fa garante - dell'immediata ripresa delle trattative sindacali su tutti i punti oggetto dell'agitazione. Il Mit ha agito anche in base a una nota della Commissione Garanzia Scioperi.
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"Ho appena firmato l'ordinanza che dimezza lo sciopero dei treni indetto dai sindacati per domani e dopodomani, perché lasciare a piedi milioni di italiani, pendolari, lavoratrici e lavoratori in un giovedì di luglio con temperature fino a 35 gradi era impensabile". Lo ha comunicato con un video il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. "Mi adopererò perché le aziende incontrino i sindacati per dare soddisfazione ai lavoratori delle ferrovie italiane senza pero' lasciare a piedi centinaia di migliaia di italiani che non ne hanno colpa", aggiunge.
"La precettazione è un'iniziativa, vergognosa, sbagliata e illegittima". A dichiararlo il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, spiegando che "le proclamazioni degli scioperi sono a conoscenza del ministero dei Trasporti dall'8 e dal 22 giugno, in questi 34 giorni nulla è stato fatto per evitarli mentre vi era tutto il tempo e la disponibilità per farlo".
"Sul trasporto ferroviario e sul trasporto aereo - sottolinea il segretario generale della Filt - sono stati convocati dal Mit solo due tavoli con le controparti che non hanno prodotto nulla. L'impressione generale è di un ministero che prova a recuperare tempo perso quando ormai è troppo tardi. Treni ed aerei sono già stati cancellati in previsione dello sciopero e quindi in ogni caso non saranno evitati i disagi ai viaggiatori che vanno imputati a chi ha portato le trattative a un punto morto".
"I lavoratori - prosegue - protestano per il rinnovo di due contratti nazionali e per una vertenza nella più grande azienda di trasporto del paese, altro che micro rivendicazioni come le definisce il Ministro e, se si fossero date risposte, avrebbero evitato di perdere salario con uno sciopero". "Le astensioni dal lavoro - sostiene infine Malorgio - sono state dichiarate secondo le leggi vigenti, valuteremo in sede legale come rispondere all'iniziativa di comprimere il diritto costituzionale di sciopero".