Tra il 23 e il 24 marzo del 2023, ci fu una notte agitata all’ex hotel alla quale avrebbero preso parte i due uomini. Gli investigatori vogliono capire se l'episodio possa essere collegato alla scomparsa della bambina
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Tra il 23 e il 24 marzo 2023, due mesi prima della scomparsa della piccola Kata, c'è stata una grande rissa all'ex hotel Astor di Firenze in cui risultano coinvolte due persone molto vicine alla bimba: suo padre, Miguel Angel Chicclo Romero, e lo zio materno, Abel Argenis Alvarez Vasquez. L'episodio torna ora all'attenzione degli inquirenti perché ogni evento, anche il più collaterale, avvenuto nell’immobile di via Maragliano potrebbe essere collegato al possibile rapimento della bambina. La notizia è riportata da La Nazione. I due uomini avrebbero partecipato a una rissa - secondo la procura che ha appena chiuso le indagini - in cui due connazionali avrebbero riportato ferite, sebbene non gravi.
Quella notte il padre di Kata tornò nel carcere di Sollicciano. I carabinieri intervenuti per sedare la rissa si accorsero infatti che l'uomo aveva evaso i domiciliari. Gli agenti lo trovarono nascosto dietro alcune tubature. Durante i controlli sarebbero stati trovati diversi cellulari, di dubbia provenienza che potrebbero fare luce su uno dei tanti traffici che si consumavano dentro l’immobile occupato. Da quanto riporta La Nazione, l’episodio più vicino al giorno della scomparsa di Kata sarebbe proprio legato alla guerra per la compravendita delle stanze della struttura di via Maragliano. A fine maggio infatti un occupante ecudoriano sarebbe “volato“ da una finestra all’ultimo piano dell'edificio nel tentativo - secondo la ricostruzione dell’accusa - di sfuggire a una rappresaglia. Kata è scomparsa invece nel pomeriggio di sabato 10 giugno.
Le piste seguite dagli investigatori sulla scomparsa della bambina sono più di una, dal traffico di droga al racket degli affitti fino alla possibilità di abusi a sfondo sessuale. Gli ultimi sviluppi sono concentrati su tre oggetti sotto sequestro, che sarebbero stati trovati in una camera di occupanti rumeni dell'ex Hotel Astor. Si tratta di un secchio, uno straccio e un peluche sui quali si sta cercando di rintracciare il Dna di Kata.