Manifestazione pro Palestina a Roma: scontri
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"Ringrazio le forze dell'ordine e la questura per l'efficace ed equilibrata gestione di una situazione difficile", ha scritto il ministro dell'Interno su X. Comunità ebraica: "Abusata la libertà di manifestare"
Dopo gli scontri tra manifestanti e le forze dell'ordine durante la manifestazione pro Palestina a Roma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il capo della polizia per esprimere solidarietà agli agenti feriti e apprezzamento per il loro lavoro. "Ringrazio le forze dell'ordine e la questura di Roma per l'efficace ed equilibrata gestione di una situazione difficile, a difesa della sicurezza dei cittadini", ha scritto invece il ministro Matteo Piantedosi su X.
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Il bilancio della manifestazione a Roma è di 4 persone fermate, tra cui una arrestata, e di oltre 200 allontanate prima dell'inizio. Di queste, 51 con foglio di via in quanto gravate da precedenti per reati contro l'ordine pubblico, e 150 che per non farsi identificare ai controlli hanno deciso di tornare indietro scortati fino a limite di provincia. "Tutta la mia vicinanza e gratitudine ai 34 operatori delle forze di polizia aggrediti e feriti nell'occasione", ha aggiunto il ministro Piantedosi.
"Grazie alle forze dell'ordine. Quanto visto sabato non è stato libero pensiero, è stato abuso della libertà di manifestare di chi cerca di destabilizzare uno Stato di diritto. I palestinesi stessi sono abusati senza capire che il loro slogan e quello dei pro Pal viene incanalato per arrivare alla distruzione di Israele e all'incitamento alla violenza con le aberranti accuse e ribaltamento di ogni verità". Lo ha dichiarato la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche Italiane(Ucei) Noemi Di Segni.
Intanto a Roma l'attenzione è massima in vista del primo anniversario dell'attacco di Hamas in Israele. Sotto la lente tutta l'area del ghetto dove nella mattinata di lunedì si svolgerà in sinagoga la cerimonia commemorativa alla presenza del premier Giorgia Meloni. Nella capitale le misure di sicurezza attorno agli obiettivi sensibili della comunità ebraica erano state già ulteriormente sensibilizzate nei giorni scorsi alla luce della situazione in Medioriente, dei recenti episodi di stampo antisemita e dei cortei pro Palestina annunciati a ridosso dell'anniversario del 7 ottobre.