La denuncia di due turisti in Sardegna: "I titolari del bar ci hanno detto che non si trattava di un semplice caffè, ma di una esperienza"
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Due caffè e due bottigliette d'acqua? Sessanta euro. E' la cifra che è stata chiesta a due turisti romani nel bar di un hotel a Porto Cervo, l'esclusiva località turistica nel comune di Arzachena, in Sardegna. Di fronte alla richiesta di delucidazioni i gestori, che hanno servito le bevande insieme a dei cioccolatini, hanno risposto che non si trattava di un semplice caffè, ma di una esperienza.
"La realtà è, però, un caffè con acqua e due biscotti", hanno spiegato i due turisti lamentandosi con il Corriere della Sera. In effetti, la location dove hanno consumato i due caffè era un locale esclusivo, ma il conto arrivato al tavolo è comunque esagerato.
L'esperienza dei due turisti romani va a sommarsi alle tante segnalazioni di scontrini "roventi" che stanno infiammando l'estate. L'ultima è quella di una cena costata 845 euro per gnocchi e tigelle a Maranello. In quell'occasione, davanti alle proteste dei clienti, i titolari del ristorante hanno applicato uno sconto: la cifra è scesa a 585 euro. "Soltanto per quanto riguarda il bere, cioè bottigliette d’acqua, alcune bibite e qualche birra, abbiamo pagato 130 euro", hanno fatto sapere sui social gli arrabbiati clienti.
Prima ancora avevano fatto notizia il sovrapprezzo applicato da un ristoratore per tagliare un toast e metà e quello applicato da un altro gestore di locali per consegnare un piattino in più a una cliente che voleva condividere una pietanza con il suo bambino.