In nome dell'amore di sua figlia

Cesena, scopre di avere un tumore e di essere incinta nello stesso giorno: la bimba nasce, lei muore a 36 anni

Elisabetta ha voluto portare a termine la gravidanza nonostante la malattia. Oggi, dopo la sua scomparsa, suo marito Matteo ha un futuro tutto ancora da vivere insieme a sua figlia Cecilia

04 Ott 2022 - 12:52
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Una storia di malattia e coraggio quella di Elisabetta Socci, moglie e madre di 36 anni morta lo scorso luglio per un tumore al seno. La diagnosi arrivò nel giorno del suo compleanno, ma in quel momento un'altra notizia le cambiò la vita, sarebbe diventata mamma. Nonostante la malattia, Elisabetta decise di portare avanti la gravidanza e oggi suo marito Matteo Grotti vive nel Cesenate in compagnia di sua figlia Cecilia 

Elisabetta e Matteo - come scrive "RavennaToday" - si sono conosciuti nel 2015, entrambi invitati a un matrimonio di un amico in comune. É stato amore a prima vista e dopo essersi scambiati i numeri di telefono, hanno iniziato a frequentarsi fino a innamorarsi. Nel 2018 poi arriva il matrimonio e la loro vita prosegue felicemente, lei impegnata come architetto e lui come magazziniere a Pievesestina (Cesena).

Due anni dopo, arriva la notizia che cambierà la vita della neo coppia: Elisabetta ha un tumore al seno. "Ci è caduto il mondo addosso - ricorda Matteo - in ospedale a Forlì le hanno prescritto alcuni esami, tra cui il test di gravidanza per accertarsi che non fosse incinta". 

Quello stesso giorno, Elisabetta scopre di aspettare un bambino e a poche ore dall'arrivo delle due notizie, decide di operarsi per cercare di rimuovere il tumore. Al terzo mese di gravidanza, Elisabetta inizia la chemioterapia e a otto mesi dà alla luce Cecilia. Dopo un anno e cinque mesi, Elisabetta non ce la fa e Matteo a 35 anni si ritrova a dover crescere sua figlia da solo.

"Non voglio raccontare tutto questo per ricevere compassione o pietà, ma solo per dire a chi sta combattendo la stessa guerra di non arrendersi. Combattete come ha fatto Elisa. Si può vivere felici anche nella malattia, provando ogni tanto a dimenticarsela, a stare bene e a fare cose normali", confida Matteo che oggi vive felice insieme a sua figlia. "Crescerò mia figlia raccontandole quanto sua madre fosse speciale". Oggi Matteo, con la sua storia, vuole essere d'esempio per tutte quelle famiglie che vivono la sua stessa storia. 

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