suona la campanella dopo circa 6 mesi

Scuola, è il primo giorno per 5,6 milioni di studenti | A Milano 5mila cattedre vacanti: una su cinque è senza docente

Dopo sei mesi è finalmente tornata a suonare la campanella negli istituti scolastici in 12 Regioni e nella provincia di Trento.

14 Set 2020 - 16:34
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© Ansa  | Liceo Gioberti, Torino
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© Ansa | Liceo Gioberti, Torino

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Dopo circa sei mesi è finalmente tornata a squillare la campanella nelle scuole italiane, con oltre 5,6 milioni di alunni in classe in 12 Regioni e nella provincia di Trento. Complessivamente, considerando le aperture differenziate Regione per Regione, sono 8,3 milioni gli studenti rientrati quest'anno tra i banchi: 7.507.484 negli istituti statali e circa 860mila delle paritarie.

Gli studenti hanno tanta voglia di tornare in classe e riappropriarsi della socialità. Questo sarà un anno complesso, lo sappiamo, ma abbiamo lavorato tanto e costruito una strategia di prevenzione che funzionerà se ognuno farà responsabilmente la propria parte", ha detto il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Sarà una bellissima giornata".

Continuo a dire a tutti i genitori: chiunque vi dica che le mascherine nelle scuole non ci sono dice una cosa che non è vera
Domenico Arcuri (commissario straordinario emergenza Covid-19), 

A Milano oltre 5mila cattedre vacanti All'avvio del nuovo anno scolastico sono 5.106 i posti di ruolo vacanti nelle scuole di Milano e provincia, di cui 2.065 di sostegno. Il rapporto è di un docente su cinque che manca all'appello, su un organico totale di 28.574. Rapporto che si aggrava nel caso degli insegnanti di sostegno: su 4.612 cattedre previste ne mancano circa una su due, quindi quasi il 50%, e questo a fronte di 960 nuove certificazioni di disabilita' pervenute al 31 di agosto. A fornire i numeri è l'Ufficio scolastico territoriale milanese.

Emozione ad Alzano e Nembro Trepidazione, emozione e anche un po' di apprensione nelle scuole di Alzano Lombardo e Nembro, i due paesi bergamaschi della valle Seriana che a marzo sono stati epicentro dell'emergenza coronavirus. Le operazioni di accesso a elementari, medie e liceo si sono svolte regolarmente. "I ragazzi sono preparati e sanno che devono comportarsi così - commenta un genitore -. Sono responsabili e hanno rispettato tutte le norme, ben consci che questo sarà un anno un po' particolare per loro e anche per noi. Vederli con indosso una mascherina è un po' singolare, ma di alternative non ce ne sono".

Il ritorno a scuola per i ragazzi di Nembro e Codogno

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© Italy Photo Press  | Il ritorno in aula nelle scuole di Nembro (Bergamo). Anche gli alpini aiutano nelle operazioni di entrata
© Italy Photo Press  | Il ritorno in aula nelle scuole di Nembro (Bergamo). Anche gli alpini aiutano nelle operazioni di entrata
© Italy Photo Press  | Il ritorno in aula nelle scuole di Nembro (Bergamo). Anche gli alpini aiutano nelle operazioni di entrata

© Italy Photo Press | Il ritorno in aula nelle scuole di Nembro (Bergamo). Anche gli alpini aiutano nelle operazioni di entrata

© Italy Photo Press | Il ritorno in aula nelle scuole di Nembro (Bergamo). Anche gli alpini aiutano nelle operazioni di entrata

Fico: "Nuovo anno scolastico è ripartenza per il Paese" - "Oggi è una giornata importante e a lungo attesa. Gli istituti scolastici ricominciano ad accogliere i loro studenti che dall'inizio dell'emergenza sanitaria non avevano più potuto farvi rientro". Lo afferma il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico. "Ripartire dalla scuola significa far ripartire tutto il nostro Paese", aggiunge. "La scuola deve essere al centro dell'agenda politica. E' dalla sua vitalità, dalla sua qualità che dipende il futuro del Paese. Solo in questo modo potremmo restituire all'istruzione scolastica il suo valore: quello di strumento indispensabile per la costruzione di una società migliore e più coesa", sottolinea il presidente della Camera.

Locatelli: "Non si apre per richiudere" "Non apriamo per richiudere". Ne è certo Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità. "Le lezioni in presenza devono ricominciare. Tutto il Paese e lo Stato hanno profuso il massimo dello sforzo per garantire la sicurezza sia in termini di dotazioni (banchi separati, mascherine) sia per arrivare a protocolli condivisi per gestire al meglio eventuali casi di contagio - spiega -. Senza contare l'attenzione massima per i trasporti".

Si ritorna in aula a Codogno, presto mascherine bio - Alle otto i circa 4.000 studenti di Codogno, da quelli che frequentano la scuola primaria a quelli delle superiori, sono ritornati sui banchi. Le scuole del comune  dove è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia sono state chiuse chiuse a partire dal 22 febbraio. E lo stesso è accaduto per gli altri nove comuni poi isolati in zona rossa. Al suono della campanella il sindaco Francesco Passerini accompagnato dagli assessori all'Istruzione e ai Lavori Pubblici girerà per alcune scuole per l' augurio di "buon inizio" agli allievi perché "sarà un anno delicato e complicato". Per l'occasione il sindaco donerà alla scuola media Ognissanti 5mila mascherine chirurgiche. E proprio a proposito di mascherine, ha annunciato, non tra molto dovrebbero arrivare quelle biodegradabili, "in modo da preservare l'ambiente. E' già stata contattata un'azienda lombarda che le produce e siamo in attesa del preventivo". 

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