Coronavirus, ecco come bambini e ragazzi potrebbero tornare tra i banchi di scuola
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Il ministro conferma l'esame di maturità in presenza. "Solo se i contagi aumentassero sarebbe possibile l'esame online"
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Nessun 6 politico, "le valutazioni ci saranno, le insufficienze saranno riportate nei documenti di valutazione, ma gli studenti hanno il diritto di recuperare" e lo potranno fare "all'inizio dell'anno prossimo". La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina illustra i dettagli delle tre circolari relative al futuro della scuola sottolineando che "solo in casi che non hanno nulla a che fare con il coronavirus" ci saranno bocciature, come ad esempio per "la mancata frequenza nel primo periodo didattico".
"Come governo abbiamo ritenuto opportuno fare l'esame di Stato in presenza, ma la decisione va vista a 360 gradi", in un contesto più ampio. E cioè di una chiusura dell'anno scolastico dove non si rientrerà a lezione nelle aule. "Tenere chiuse le scuole è stata una sofferta scelta politica, ma non fatta al buio. Tenere le scuole chiuse ha permesso di salvare vite umane e questo non ha prezzo". Così la ministra illustra le tre ordinanze attese dal mondo della scuola, già circolate in bozza, discusse coi sindacati e passate al vaglio del Consiglio superiore della pubblica istruzione che ha espresso pareri correttivi.
La Maturità - La ministra tranquillizza studenti e professori: "Sarà in sicurezza". Come sarà il colloquio? Rimane l'elaborato, su discipline di indirizzo. Poi discussione su testo di italiano e materiali consegnati dalla commissione sul resto delle discipline. Non c'è scritto nell'ordinanza, ma Lucia Azzolina lo chiede ai professori: "Mi piacerebbe che durante il colloquio gli studenti abbiano la possibilità di parlare di come abbiano vissuto l'esperienza del coronavirus". E conferma che l'esame di maturità sarà in presenza, a meno che non ritorno un picco di contagi.
La valutazione - Avrà un sistema diverso. "Abbiamo seguito il principio di non lasciare indietro nessuno. Ripartiremo a settembre - prosegue il ministro - con una valutazione seria: le insufficienze saranno riportate nei documenti di valutazione, ma gli studenti hanno diritto di recuperare perché abbiamo attraversato una tempesta", Capitolo bocciature: "Sì ma solo in casi circoscritti: laddove il consiglio di classe non ha elementi per valutare lo studente per una mancata frequenza nel primo periodo didattico. In questo caso è necessaria unanimità. La seconda possibilità di non ammissione sono provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi due casi, lo studente sarà ammesso all'anno successivo e dovrà recuperare".
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