VIA LIBERA DI MASSIMA

Scuola, ok delle Regioni al documento Iss: solo una modifica | Resta il nodo su aule e trasporto

Via libera alle "indicazioni operative per la gestione di casi e focolai" ma restano le "preoccupazioni" su come gestire i ragazzi in classe e sui mezzi. Cts: "Con la riapertura degli istituti ci aspettiamo un lieve incremento dei contagi"

27 Ago 2020 - 13:38
 © Ansa

© Ansa

La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al documento con le "Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai" di Covid "nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia", con l'eccezione di una modifica. Lo ha detto la coordinatrice all'Istruzione Cristina Grieco, mentre il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia ha chiarito che "permangono le preoccupazioni per aule e trasporti". 

Venerdì il via libera definitivo - Il documento, dunque, è stato condiviso, "a parte una modifica per renderlo più coerente con gli altri documenti. Venerdì c'è la conferenza unificata e ci sarà il via libera definitivo". ha spiegato la coordinatrice all'Istruzione, Cristina Grieco, assessore in Toscana. "E' bene avere tutti una linea di condotta uguale", ha detto.

"Perplessità su aule e trasporto" - Resta però il nodo su due aspetti fondamentali che riguardano la gestione delle aule e del trasporto dei ragazzi. "Vediamo intanto il Cts come si esprime, la situazione è complessa ma sugli organici c'è stata una risposta. Piano piano ci stiamo arrivando a trovare una  quadra; il problema rimane quello del trasporto degli studenti", ha detto ancora la Grieco. Proprio di questo ha parlato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con deleghe a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi: "In vista della riapertura delle scuole, permangono perplessità in merito alle disposizioni nazionali inerenti il trasporto pubblico locale e il dimensionamento delle aule scolastiche". 

Sul trasporto è rischio caos - Proprio il nodo sui trasporti è stato al centro dell'incontro tra governo e Regioni, terminato mercoledì con un nulla di fatto. Visto il mancato accordo sull'utilizzo e sul distanziamento sui mezzi pubblici, i ministri e le Regioni hanno deciso di aggiornarsi venerdì. Il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, in particolare, ha paventato un "rischio caos" per il trasporto pubblico locale se le restrizioni non dovessero essere riviste. De Micheli e Speranza hanno quindi chiesto tempo per interloquire con il Cts e trovare un punto di caduta, così che con le Regioni si è deciso di aggiornarsi al fine settimana.

"Scuolabus pieno? Massimo per un quarto d'ora" - Sulla questione trasporti si è espresso anche il coordinatore del Cts Agostino Miozzo alla Commissione Istruzione della Camera: "Se si vuole riempire lo scuolabus deve essere ben predisposto un tempo al massimo di 15 minuti per il contatto stretto", sottolineando così come il percorso dei ragazzi sullo scuolabus alla massima capienza debba essere inferiore al quarto d'ora. "Sul trasporto pubblico locale abbiamo dato alcune indicazioni che stiamo formalizzando: necessità di aumentare il numero corse, riorganizzazione degli orari di ingressi e uscite per dilazionare gli orari di punta, disinfettanti a bordo dei mezzi di trasporto, sollecitazione all'uso della app Immuni", ha aggiunto.

Cts: "Possibile lieve aumento dei contagi" - "La scuola potrebbe produrre un lieve incremento dell'indice di trasmissione: ci aspettiamo, come sta avvenendo all'estero, qualche lieve incremento". Ha detto poi Miozzo. Sulla riapertura Miozzo ha aggiunto che "ci sono molte incertezze, non c'è uniformità non solo in Europa ma in tutto il mondo ed frustrante anche per noi non essere in grado di fornire certezze". Poi ha aggiunto che "ci sono dei rischi" ma ma anche che esiste la "necessità di tornare a scuola". 

Coronavirus, negli Usa il rientro a scuola senza mascherine e distanziamento sociale

1 di 2
© Twitter
© Twitter
© Twitter

© Twitter

© Twitter

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri