Secondo il ministero dell'Istruzione, nel 2020-2021 erano poco più di 865mila gli alunni con entrambi i genitori non italiani. Calano parallelamente gli studenti italiani
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La scuola italiana registra un record di studenti stranieri. Secondo il ministero dell'Istruzione, nell'anno in corso si contano circa 889mila alunni con entrambi i genitori non italiani su un totale di 8,1 milioni (nel 2020-2021 erano poco più di 865mila). Si tratta di un numero mai osservato prima: 814.500 frequenta un istituto statale, mentre 74.500 sono iscritti in scuole paritarie.
Sempre secondo il ministero, si potrebbe arrivare a quota un milione di studenti stranieri entro il 2033. Una progressione notevole se si considera che solo vent'anni fa gli alunni non italiani erano poco meno di 240mila, mentre trent'anni fa si superavano di poco le 30mila unità. Il ministero segnala anche il contemporaneo decremento degli alunni italiani, passati da 6 milioni e 854mila nel 2017-2018 a 6 milioni e 472mila nell'anno scolastico in corso: più di 380mila in meno nel giro di soli cinque anni.
Nella scuola statale dell'infanzia gli stranieri rappresentano il 13,4% del totale, mentre in quella primaria il 14%. La scuola media conta invece l'11,7% di presenze non italiane. La percentuale scende ulteriormente negli istituti superiori: 7,8%, vale a dire uno studente ogni 13. Nel 2020-2021 gli alunni non italiani in ritardo scolastico rispetto all’età anagrafica ammontavano al 53%, contro il 16% degli italiani.
Gli studenti stranieri sono più diffusi nelle Regioni del Nord Italia. In Emilia-Romagna, in particolare, si registra il record regionale di presenze non italiane, pari al 28%. Anche Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Veneto alla scuola materna e alle elementari evidenziano percentuali tra il 20% e il 24%.