Dopo aver forzato il blocco navale, mercoledì pomeriggio, il comandante della Sea Watch Carola Rackete ha affermato di essere "sicura che la giurisdizione italiana comprenderà la situazione e aprirà un'inchiesta ma non ci sarà alcuna condanna". Secondo Rackete infatti "i migranti hanno necessità di scendere dalla nave. Questa è la necessità primaria, quello che succederà dopo si vedrà". E ha concluso: "Io ho fiducia nella giurisdizione italiana".