Valter Tozzi smentisce le dichiarazioni di un connazionale che aveva contatti in Africa: "Era solo uno scherzo a un amico"
Prosegue l'inchiesta de "Le Iene" sul rilascio di Silvia Romano in Kenya. Dopo le rivelazioni di Stefano Saraceni, il quale ha lasciato intendere che la liberazione della volontaria milanese poteva avvenire molto prima di quanto avvenuto, la trasmissione ha intervistato il funzionario dei servizi che avrebbe contattato questo nostro connazionale, vissuto per decenni in Africa, per avere un aiuto nella liberazione di Silvia.
Secondo il programma il funzionario in questione avrebbe lasciato intendere che qualcuno dall’Italia stava frenando la liberazione di Silvia Romano, per intascarsi parte dei soldi stanziati per il riscatto. Il suo nome è Valter Tozzi. Contattato, l’uomo però respinge le accuse, spiegando di avere preso parte ad un “teatrino” che nulla ha a che fare con le Istituzioni dello Stato. Un teatrino messo in piedi quando Stefano Saraceni sarebbe andato da un amico comune (“un semplice corazziere di basso livello”) a proporsi per aiutare lo Stato nelle ricerche della giovane ragazza milanese. Insomma, si sarebbe trattato solo di uno scherzo: “Non ho mai diretto nessuna operazione, non ho mai messo piede in terra keniota”.
Eppure, secondo "Le Iene" l'uomo c'è qualcosa che non torna nelle sue parole: Tozzi infatti è comparso spesso in passato accanto a figure istituzionali: è stato al fianco dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante una visita in una zona terremotata ed era presente nel giorno del rientro dei marò in Italia.