La Cassazione ha ridotto la pena a 7 anni e 10 mesi che gli era stata inflitta in appello. Il medico è accusato anche di lesioni aggravate
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Il ginecologo Severino Antinori è stato condannato in via definitiva a 6 anni e 6 mesi di carcere, per rapina di ovociti ai danni di una infermiera spagnola, nell'aprile 2016, alla clinica Matris di Milano. Lo ha deciso la seconda sezione della Corte di Cassazione, che ha ridotto la pena rispetto ai 7 anni e 10 mesi che gli erano stata inflitti in Appello. Il medico è accusato anche di lesioni aggravate.
La Suprema Corte lo ha, invece, assolto dalla rapina del cellulare della giovane, e dalla presunta tentata estorsione (in concorso con un altro imputato, che è stato assolto) ai danni di una coppia di clienti della clinica. Per il discusso 'pioniere' della fecondazione assistita, ora 75enne, la parola passa alla Procura generale milanese per l'esecuzione della pena non appena verranno trasmessi gli atti da Roma.
Qualora dovesse disporre la carcerazione, nonostante il medico abbia 75 anni, i difensori del ginecologo, gli avvocati Carlo Taormina, Tommaso Pietrocarlo e Gabriele Maria Vitiello, presenteranno istanza di modifica della misura detentiva dal carcere in arresti domiciliari.
Il medico è accusato di avere prelevato, nell'aprile del 2016, i gameti a una ragazza di 23 anni, assistita dall'avvocato Roberta De Leo, che aveva denunciato di essere stata immobilizzata, sedata e poi costretta a subire l'intervento. Nel maggio del 2019, Antinori era stato invece prosciolto, in un altro filone processuale, dall'accusa di associazione per delinquere, finalizzata alla commercializzazione di gameti.
Sempre nel maggio del 2019 la Corte d'Appello di Milano aveva accolto i patteggiamenti a 2 anni di carcere, con pena sospesa, per altri due coimputati di Antinori, la segretaria della clinica Bruna Balduzzi e l'anestesista Antonino Marciano', i quali sono usciti dal procedimento.